I Versi delle Galline e il loro Significato

Le galline parlano sempre fra loro. Tutti quei coccodé e schiamazzi significano qualcosa.
Come interpretarli?
Il classico Chicchirichì, significa molte cose: che è sorto un nuovo giorno, che è ora di alzarsi e andare a becchettare e razzolare, che un pericolo è vicino o che semplicemente hanno fame o sete.

Il verso della gallina, così come quello del gallo e dei pulcini, accompagna l’essere umano sin dalla notte dei tempi, ed è dunque quasi qualcosa di ancestrale che ci appartiene “biologicamente”.

I polli come tutti gli altri animali hanno un sistema di comunicazione con i loro simili molto complesso e sono stati identificati circa trenta suoni diversi.
Ecco di seguito i principali versi che possono emettere i vostri polli con la relativa interpretazione:

  • Chiocciare: questo verso viene emesso dalla gallina quando vuole qualcosa o ha bisogno di qualcosa, per esempio il pollo chioccia appena prima di deporre l’uovo, quando è in attesa di cibo o quando sta aspettando freneticamente che apriate la porta del pollaio. Se il vostro animale chioccia in continuazione questo potrebbe significare che l’esemplare sia frustrato;
  • Fare coccodè: questo verso viene generalmente emesso nel momento in cui l’animale vuole comunicare un allarme e ritiene che possa persistere un pericolo vicino al pollaio. A volte i coccodè possono essere emessi dalla gallina che ha appena finito di deporre l’uovo.
  • Tubare: questo verso viene generalmente emesso dai polli poco prima di addormentarsi sopra al posatoio, lo fanno se pensano di sentire o vedere qualcosa.
  • Verso di dolore: questo verso è simile ad un grido di allarme, ma è meno forte ed intenso. Generalmente questo è un verso unico.
  • Verso di paura: questo verso è forte e vigoroso, inoltre potrebbe protrarsi per tutto il periodo in cui l’animale si sente in pericolo. Potrebbe verificarsi anche nel momento in cui sollevate l’animale malamente da terra.
  • Grida di allarme: questo verso può avere varie forme ed intensità. Dipende da dove arriva il pericolo, se aria o terra, e dalla gravità stessa del pericolo. Una volpe, ad esempio, verrà segnalata diversamente da una poiana.

Questi sono i versi più importanti e più usati generalmente dai polli.
Il canto dei galli è invece collegato ad altri motivi, quali il corteggiamento delle galline, una battaglia con un altro gallo, una disputa per determinare la predominanza sul pollaio o una difesa per il proprio territorio, e per indicare la propria presenza ad altri esemplari.

 

 

Olive Egger: la Gallina dalle Uova Verde Oliva

La Olive Egger è una razza avicola ibrida ottenuta dall’incrocio tra Marans, che depongono uova dal guscio marrone, e Araucana, che depongono uova di colore azzurro.
Come si deduce dal nome, queste galline, sono le uniche a deporre uova dalla tonalità del verde oliva, motivo per il quale molti allevatori ambiscono ad inserire questa razza nel proprio pollaio: poter disporre di un assortimento vario e colorato di uova, è un’ulteriore fonte di interesse e di divertimento per i futuri acquirenti, che possono vedere dal vivo tutte queste insolite colorazioni.
Le Olive Egger sono una razza recente di galline ovaiole e soprattutto già di tendenza nel mondo avicolo.

Hanno una corporatura molto robusta e sono buone galline ovaiole. Indicativamente producono circa 180-200 uova all’anno.
In generale, sono di indole amichevole e tranquilla e sono socievoli anche con altre razze.

Benché il piumaggio delle galline Olive Egger possa essere vario, questo non influisce e non è correlato in alcun modo alla colorazione del guscio delle uova, che è il risultato di diverse combinazioni genetiche che vanno ad incidere su enzimi e pigmenti che determinano il colore del carbonato di calcio, cristallizzato sotto forma di calcite, che costituisce il guscio.
I fattori che determinano la tonalità di colore del guscio sono molteplici come ad esempio il tempo di permanenza dell’uovo nell’ovidotto, che potrebbe appunto non essere sempre lo stesso per ogni singola gallina e dunque potrebbe succedere che la stessa gallina deponga in diversi momenti dell’anno uova verdi ma di tonalità differenti.

Questa variazione della colorazione non influisce in nessun modo sulle proprietà nutritive dell’uovo e viceversa l’alimentazione non influisce sul colore che risulterà nell’uovo deposto.

Lo strato esterno del guscio è di colore marrone, dovuto al pigmento, mentre lo strato interno è tendente al blu-verde brillante. A causa di questa stratificazione di colori si produce poi la particolare tonalità “verde oliva” nelle sue diverse varianti.

La colorazione blu e verde dei gusci dipende in entrambi i casi dal gene autosomico dominante O (O – olive), con questa differenza:

  • nelle uova blu: il gene “O” si combina con lo sfondo bianco;
  • nelle uova verdi: il gene “O” si combina con lo sfondo marrone.

 Solitamente l’ibridazione è realizzata incrociando galline di razza Araucana con il gallo Marans.
Da questa prima ibridazione di razze vengono ottenuti esemplari di Olive Eggers di prima generazione (F1) che solitamente depongono uova color verde oliva di tonalità tenue. Molti avicoltori, non soddisfatti dell’intensità di questa colorazione, procedono poi ad incrociare queste Olive Eggers di prima generazione con il gallo Marans, arrivando così ad Olive Eggers di seconda generazione (F2), in grado di deporre uova dal guscio color verde oliva scuro.

Allevamento Biologico

Negli ultimi 10 anni il concetto di “Biologico” si sta diffondendo sempre più tra gli allevatori.
Secondo il nostro vocabolario, per Biologico si intende Attinente alla biologia o agli esseri viventi. Di tecnica agricola o di allevamento del bestiame, che esclude o limita l’uso di sostanze chimiche nei fertilizzanti e nei mangimi; naturale”

A livello economico-commerciale un allevamento biologico è sicuramente più difficoltoso in quanto presenta costi più elevati e richiede strutture specifiche per l’inserimento degli animali.

Che cosa si intende per allevamento Biologico?

E’ l’Unione Europea a regolamentare i principi base per avviare il progetto Bio.
La linea guida principale è la seguente: “per essere considerato biologico, un allevamento deve mettere gli animali il più possibile nelle condizioni in cui vivrebbero in natura”.            
E’ proprio da questo principio che si possono delineare le caratteristiche principali dell’allevamento Biologico:

·        Rispetto dei normali tempi di sviluppo dell’animale:

purtroppo a livello commerciale bisogna sottostare alle rigide richieste del mercato, specialmente per le tempistiche. Nei grandi allevamenti intensivi, infatti, si tenta in tutti i modi di forzare quelli che sono i ritmi naturali degli animali come ad esempio eccedendo con le dosi di cibo per velocizzare la crescita dei capi giovani. Nell’allevamento biologico non deve esserci fretta e ogni animale deve crescere e svilupparsi secondo i suoi ritmi;

·        Trasporto ridotto al minimo:

lo spostamento degli animali deve essere ridotto al minimo indispensabile, per evitare di causare loro traumi ed affaticarli;

·        L’alimentazione:

i mangimi dovranno essere essi stessi biologici, ossia prodotti senza l’impiego di concimi chimici e pesticidi. Ogni alimento, inoltre, dovrà essere libero da OGM e, di conseguenza, la soia (esposta maggiormente a rischio OGM) dovrà essere sostituita con sorgo, favino e glutine di mais;

·        Lo spazio a disposizione:

se un pollo viene allevato esclusivamente in gabbia, la sua natura non verrà in alcun modo rispettata. Lo spazio destinato ai volatili è un elemento fondamentale, sia per quanto riguarda la superficie disponibile per capo, sia per la qualità dello spazio/terreno.
Nel caso del biologico, la legge esistente in materia impone uno spazio maggiore a disposizione degli animali, anche rispetto al normale allevamento a terra. Lo spazio per singolo esemplare, deve essere abbastanza esteso da permettere agli animali di muoversi. Fondamentale sarà anche la qualità del terreno, tale da consentire ai polli di pascolare senza problemi e di procurarsi anche qualcosa da mangiare;

 

·        Uso limitato degli antibiotici:

Se un pollo proveniente da un semplice allevamento all’aperto si ammala verrà curato mediante la somministrazione di antibiotici. In un allevamento biologico, invece, è possibile ricorrere agli antibiotici soltanto per un numero limitato di volte durante l’anno e sempre sotto stretto controllo del veterinario.

 

 

 

 

 

 

 

Gallina Sussex: L’Ovaiola per Eccellenza

La razza Sussex ha una lunga e famosa storia. Secondo alcuni le origini della razza, risalgono alla contea dell’Inghilterra sud-orientale denominata appunto “Sussex”, ma questa ipotesi è controversa e infatti, secondo altri, le origini effettive sarebbero da individuare in realtà nel distretto del “Kent”.
Queste controversie nascono dal fatto che agli inizi del diciannovesimo secolo erano note tre pseudo-razze, tutte con caratteristiche simili, che venivano denominate Sussex, Kent e Surrey, dal nome delle contee in cui venivano rispettivamente allevate.
Con il passare degli anni al nome delle razze venne aggiunto l’aggettivo Old, che significa vecchio, e quando iniziarono le prime mostre avicole, nella metà dell’800, iniziarono a delinearsi diverse razze: la Kent e la Surrey si unirono nella Dorking, mentre la Old-Sussex assunse delle proprie precise caratteristiche e divenne poi riconosciuta come unica razza solo alla fine del secolo.

Le galline di razza Sussex di fatto vengono considerate delle vere e proprie “star” del mondo avicolo principalmente per l’elevato numero di uova deposte all’anno, che sono circa 260.
E’ fuori dubbio che il piumaggio in colorazione “millefiori” le rende uniche e possiamo affermare che la loro presenza impreziosisce senza dubbio il pollaio.

Sono note, oltre che per l’aspetto ornamentale, soprattutto per il loro carattere molto docile, curioso e mansueto che le rende animali perfetti da allevare anche in un pollaio domestico familiare realizzato in un giardino di città.
 
Gli allevatori che possiedono tra le altre anche questa razza, affermano che spesso vengono accolti alla mattina dagli esemplari Sussex per un saluto, che vengono avvicinati al pollaio in seguito ad alcuni gorgheggi come segnale di ricerca di attenzioni da parte loro.
Sono molto amichevoli e interagiscono bene con gli esseri umani e soprattutto con i bambini.

Vivono a proprio agio nei climi freddi infatti in Nord America sono molto diffuse; ma nonostante ciò preferiscono e sopportano meglio le stagioni più calde.

La Sussex è una razza molto adatta alla vita ruspante all’aperto, ma essendo una gallina dal temperamento mite, si adatta anche a vivere in un giardino.
Si presenta con una corporatura ampia e piuttosto robusta, ma con un portamento slanciato e sostenuto, che la rende comunque aggraziata. La testa è mediamente larga e lunga, dotata di una cresta semplice, di medie dimensioni, a 5 punte, dritta in entrambi i sessi;
gli occhi sono larghi, prominenti, rotondi e con iride rosso scura. Gli orecchioni sono larghi, ovali e rossi; i bargigli sono lunghi e rosso accesi. Il becco forte è mediamente lungo e ricurvo.

Di seguito tutte le specifiche e le caratteristiche delle varietà riconosciute per la razza Sussex dallo standard italiano, come risultano nell’elenco della FIAV:

1 – FORMA

Tronco: Rettangolare, orizzontale, lungo, profondo e molto largo.
Testa: Piccola, fronte larga.
Becco: Di media grandezza, leggermente ricurvo.
Occhi: Grandi.
Cresta: Semplice, piccola, diritta, quattro o cinque denti, di tessitura fine, rossa.
Bargigli: Rotondi, lisci, di tessitura fine, rossi.
Faccia: Liscia, senza piume, rossa.
Orecchioni: Piccoli, aderenti, lisci, rossi.
Collo: Non troppo lungo, con mantellina abbondante.
Spalle: Larghe, piatte.
Dorso: Largo, piatto e orizzontale, con groppa piena.
Ali: Mediamente lunghe, ben chiuse, portate alte e ben aderenti al corpo.
Coda: Abbastanza corta, impiantata larga, portata leggermente alta, falciformi larghe e arcuate, timoniere ben ricoperte.
Petto: Profondo e largo, con allineamento quasi perpendicolare.
Zampe: Gambe di media lunghezza, evidenti; tarsi di lunghezza media, fini, senza piume, quattro dita.
Ventre: Profondo e largo, specialmente nella parte posteriore che è ben sviluppata.
Pelle: Morbida, bianca.

2 – PESI

GALLO : Kg. 3,0-4,0
GALLINA : Kg. 2,5-3,0
Difetti gravi: Presenza di cuscini.
Gallo: peso inferiore a kg. 2,7
Gallina: peso inferiore a kg. 2,2

3 – PIUMAGGIO

Conformazione: Penne larghe ed arrotondate, soffice ma senza cuscini. Piumino non troppo denso.

4 – COLORAZIONI

Bianca Columbia Nero
Fulva Columbia Nero
Rossa Columbia Nero
Collo Ora Scura
Rossa Millefiori
Nera Orlata Argento

Le Nostre Galline possono convivere con altri Animali?

Le Nostre galline possono convivere e condividere i loro spazi e le loro giornate con altri animali domestici?  
Certo che sì, nonostante ogni individuo abbia un carattere e una personalità diversi, delle abitudini differenti e degli stili di vita non sempre concilianti, le galline possono indubbiamente convivere con altri animali domestici quali cani, gatti e conigli.

Come detto, tuttavia, il risultato della convivenza non è scontato, e potrebbe dipendere da diversi fattori.

Vediamo ora insieme il rapporto delle galline con le specie più comuni:

·         Gatto e galline: il rapporto tra felino e volatili è tendenzialmente buono, tale da consentire l’instaurazione di una pacifica convivenza. Se incuriosito, soprattutto all’inizio, il gatto tenderà ad avvicinarsi; ma abituatosi alla loro presenza, tenderà ad ignorarle, o, al massimo, a scacciarle nell’ipotesi di mancato rispetto delle distanze di sicurezza! Non dimentichiamo però che il felino è di natura un ottimo predatore, dunque per i primi momenti è sempre consigliato di verificare se effettivamente la convivenza è possibile;

·         Coniglio e galline: si tratta in questo caso di una convivenza pacifica che non dovrebbe creare problemi. In questo caso la parte debole della relazione è costituita dal coniglio: le galline potrebbero beccarlo, ma a differenza dei gatti e dei cani, esso non ha particolari armi da difesa e quindi oltre che a farle fuggire non arrecherà alcuni problemi alle nostre cocche;

·         Altri Volatili e galline: la categoria dei volatili da cortile, di cui fanno parte anche le galline, è piuttosto ampia. Tacchini, oche, fagiani, anatre, papere, possono tranquillamente convivere purché ognuno abbia i propri spazi necessari;

·         Cane e galline: a differenza degli altri animali domestici è più difficile creare un rapporto pacifico tra i nostri amici a 4 zampe e le nostre galline.. Infatti laddove sorgano dei problemi, le galline potrebbero essere attaccate e perfino uccise dal cane. La vista dei volatili potrebbe accendere lo spirito predatore dei cani. E’ dunque opportuno accertarsi che ciò non accada;

 Essendo diverse le specie con le quali le galline possono convivere, è bene aver presente  
come iniziare questa nuova avventura!

La miglior arma per instaurare la miglior convivenza possibile è avere come obiettivo principale la crescita insieme degli animali. Così facendo si abitueranno l’uno alla presenza dell’altro, percependola come naturale e non forzata.

Un altro aspetto di notevole importanza è la Gradualità: se si è deciso di inserire le galline in un ambiente già abitato da altri animali, è opportuno fare in modo che questi si conoscano gradualmente. Questo può aver luogo se, ad esempio, vengono predisposti degli ambienti separati che consentono agli animali di vedersi ed annusarsi. Successivamente, dopo aver appurato che gli animali sono pronti per iniziare una convivenza, è possibile unire tutti gli spazi creando un unico ambiente in cui vivere.

Purtroppo in alcuni casi quest’intenzione potrebbe non andare a buon fine e gli animali potrebbero non riuscire ad instaurare una pacifica convivenza dividendo lo stesso spazio.

In queste circostanze, rispetta la natura degli animali! La migliore cosa da fare è predisporre degli spazi separati, in modo tale che non possano venire in contatto tra di loro.

La Cocincina Nana

La cocincina nana è una delle razze avicole più antiche che esistano. La sua importazione in Occidente risale infatti alla seconda metà dell’Ottocento.
La storia narra che furono i conquistatori francesi ed inglesi che, entrando nel Palazzo d’Estate di Pechino, si appropriarono di questi polli nani molto curiosi, e li portarono in Inghilterra.
I soggetti in questione erano di un colore giallognolo nel gallo e ancor più chiaro nelle femmine. Per circa vent’anni, furono allevati in stretta consanguineità da diverse persone causando una progressiva diminuzione della fertilità fino ad arrivare alla sterilità.
Giunti a questa situazione due allevatori inglesi, Cape e Smith, presero a cuore le sorti di questa razza che venne così incrociata con altre razze.
Tale pratica comportò però la perdita delle caratteristiche originali quali la rotondità , la calzatura e la conformazione del piumaggio.
La situazione attuale vede un’enorme diffusione della razza in tutto il mondo e un nascere sempre progressivo di nuove colorazioni, per questo ad oggi non si possono conoscere con precisione quante e quali colorazioni esistono.
In Italia questa razza Ornamentale è riconosciuta dalla Federazione Italiana delle Associazioni Avicole.
Senza dubbio la cocincina nana è una delle razze più conosciute, allevate ed amate da chi ha la passione per l’avicoltura ornamentale; a testimonianza di questo è anche la presenza di tantissimi Club nazionali dedicategli.

Caratteristiche:

La razza della gallina cocincina vede una suddivisione netta che vede la specie divisa in: nana e gigante.
Il manto è il segno distintivo di questa gallina. La presenza di piumino infantile rende il piumaggio abbondante e morbido, facendo della cocincina una delle specie maggiormente apprezzate a livello estetico. Grazie al loro piumaggio sono estremamente resistenti ai climi più rigidi, il manto infatti copre anche le loro zampe. Le uova si contraddistinguono dal colore rossiccio.
Quando parliamo di cocincina gigante, parliamo di un pollo maestoso che può raggiungere i 5,5 kg di peso mentre la gallina si ferma a 4,5 kg.
A rendere la cocincina una razza armoniosa esteticamente è il groppone che è alto quasi quanto la testa. In natura conosciamo la bianca, la fulva, la blu, l’argento orlata nero e sparviero. Le medesime caratteristiche appartengono alla cocincina nana, se non per il fatto che il suo peso può arrivare a malapena a un chilo.

Temperamento:

Quando la razza venne importata in Europa fu apprezzata non solo per le caratteristiche fisiche ma anche per il temperamento. Questa gallina infatti è estremamente mite e docile. Vive bene in spazi confinanti ed è ben disposta alla cova. L’unica difficoltà è il peso e la facilità ad ingrassare. Ecco perché potrebbero, durante la cova, uccidere i pulcini.

Alimentazione:

Essendo una razza massiccia e tendenzialmente obesa, è necessario prestare attenzione all’alimentazione perché questa risulti adeguata ed equilibrata. Bisognerà quindi riservare alla cocincina degli alimenti che permettano l’assunzione di vitamine e minerali con un occhio di riguardo alla presenza di calcio.

Alloggio:

Questa razza asiatica ornamentale si adatta senza problemi agli spazi dedicati e non necessita di steccati alti. La stazza del corpo infatti non permette loro di saltare o volare. All’interno del pollaio andrà posto un bagno di sabbia e cenere, necessari per proteggerle da acari e pidocchi. Ed è importante che l’alloggio sia sempre ripulito dagli escrementi; una pulizia di riguardo va anche fatta quotidianamente ad abbeveratoi e mangiatoie.

Igiene e cura:

L’igiene della cocincina riguarda soprattutto l’alloggio. Se questo è ben tenuto ed ha una manutenzione quotidiana si eviterà la diffusione di acari e batteri. E’ importante inoltre evitare anche che si formi fanghiglia perché le loro zampe non sarebbero adatte a camminarci. Importante anche che il folto piumaggio, sia sempre asciutto e pulito e mai umido.

Addestramento:

La gallina cocincina è una razza docile che asseconderà ogni richiesta con massima fiducia. Anche la convivenza di più esemplari non sarà un problema, questa specie infatti ben tollera la presenza di altri animali e starà per conto proprio. Questo renderà il lavoro dell’allevatore estremamente leggero.

Accoppiamento:

Questa specie ha una crescita molto lenta e possiamo considerare un esemplare adulto intorno all’anno di età. Bisogna innanzitutto dire che per ogni gallo sono necessarie 8/10 galline. L’accoppiamento può avvenire già a partire dai 6 mesi, quando la gallina ha il primo ciclo e il gallo è inesperto.

Malattie e cure:

Oltre ad un’adeguata pulizia che prevenga la diffusione spontanea di batteri, è importante controllare spesso l’igiene del piumaggio della cocincina e l’alimentazione. La morte più frequente è dovuta proprio ad un eccessivo peso assunto dalla specie. Per prevenire ciò è bene lasciare ampio spazio alla gallina in modo che possa correre durante la giornata ed evitare così di ingrassare troppo facilmente. La vita media si aggira in un lasso di tempo che va dai 5 ai 10 anni.

 

 

L’ordine di Beccata

Le galline che vivono nel pollaio, sviluppano quello che si chiama «l’ordine di beccata» che consiste in un atto di sottomissione del più debole al più forte.
La gallina più anziana solitamente becca le compagne senza ricevere beccate in cambio; una seconda gallina può beccare tutte le altre, tranne la prima; una terza non può beccare le prime due ma tutte le altre sì, e così via..
L’ultima, la più sfortunata, che evidentemente è la più debole, è beccata da tutte, ma non può rifarsi su nessuna.

Come è evidente, l’esistenza di una gerarchia, più che favorire il singolo, tutela la sopravvivenza della specie: qualora le condizioni ambientali evolvessero in modo tale da non assicurare il cibo per tutti, l’ordine gerarchico consentirebbe la sopravvivenza almeno dei più forti, garantendo loro l’accoppiamento e la trasmissione dei caratteri ereditari migliori.
Una volta che la gerarchia viene stabilita all’interno del gruppo, le contese risultano diminuite, ma la competizione continua attraverso le «lotte simboliche» fatte di sguardi minacciosi e da atteggiamenti aggressivi.
Potrebbe quindi succedere che i più deboli rimangano senza cibo, ma questa situazione può essere risolta aggiungendo alcune mangiatoie, poste in luoghi differenti all’interno del pollaio.
L’ordine di beccata generalmente si risolve da sé. Gli uccelli dominanti si imporranno e gli altri si metteranno in riga. Le galline cresciute insieme nello stesso pollaio ne usciranno con uno scompiglio minimo ma se due esemplari dominanti vengono messi insieme, combatteranno per il potere.
Se vi accorgete che una gallina dominante inizia a sorvegliare la mangiatoia e l’acqua, installate una seconda postazione per ridurre la tensione: la distrazione è un efficace metodo per ridurre al minimo i problemi. Delle pannocchie o dei cavoli appesi al soffitto ridurranno l’aggressività e le galline saranno invogliate a beccare altrove.
E’ noto che le galline più aggressive sono in cima all’ordine di beccata ma a volte una gallina riesce a scalare la gerarchia con sole poche beccate infatti le galline con creste grandi ed erette tendono a ricoprire ruoli primari nell’ordine di beccata rispetto a quelle con delle creste più piccole.
Se per qualsiasi motivo viene a mancare una delle galline dominanti, l’ordine di beccata viene messo in discussione e potranno esserci nuovi attacchi prima che si ristabilisca un nuovo ordine: una gallina che in precedenza sembrava essere sottomessa, potrebbe ad esempio ritrovarsi in testa a tutte le altre, specialmente se si tratta di una “vecchia guardia”.
Inserire nel gruppo nuovi esemplari senza una prima separazione iniziale, può finire in tragedia perché a volte le vecchie galline fanno squadra e beccano le nuove.
L’ordine di beccata può modificarsi anche se una delle galline anziane si ammala oppure entra in cova e trascorre tutto il tempo seduta sul nido.
L’essere in cima all’ordine di beccata non è soltanto un sinonimo di ferocia ed aggressività ma bensì le galline in comando hanno sempre gli occhi aperti in caso di pericolo e portano le altre a scoprire nuove fonti di cibo.
L’ordine di beccata non scompare se entra un gallo nel gruppo e i maschi saranno quasi sempre all’apice del comando, seguiti dalle galline.

Lasciando abbastanza spazio alle galline e vigilando la zona accertandosi che questa lotta al potere non si trasformi in una vera e propria guerra, riuscirete a stabilire e a mantenere un equilibrio stabile all’interno del pollaio.

Le principali differenze tra Pollo e Gallina

Pollo e Gallina, quali sono le differenze? Apparentemente sembrano uguali ma l’errore che si commette è pensare che differiscano nel sesso: in realtà non è così. Entrambi sono animali da cortile, sono sempre in movimento, razzolano alla ricerca di qualche seme o di un vermetto, si nutrono in mangiatoie ed abbeveratoi spesso comuni, si assomigliano esteticamente, si beccano tra di loro ed hanno gli stessi comportamenti.
Ma allora se hanno tutte queste caratteristiche in comune che cosa li diversifica?

La gallina, può vivere anche sei o sette anni, al contrario del pollo, perché essendo una giovane gallina, non vive più di sei mesi, infatti viene ucciso prima per utilizzarne la carne.
Il pollo quindi non è altro che una giovane gallina non matura per fare le uova.

La differenza che c’è tra il pollo e la gallina riguarda sostanzialmente l’età che determina anche la consistenza della carne. La carne del pollo è tenera e si stacca con facilità dall’osso; la gallina invece ha la carne più dura e più grassa: ideale per la preparazione del brodo.
Oggi, polli e galline, vengono allevati in pochissimo spazio e soltanto chi ha la fortuna di vivere in campagna può regalare a questi volatili ampie aree in cui razzolare e trascorrere la giornata.

La parola Pollo, deriva dal latino, e significa animale giovane.
L’allevamento di polli ebbe inizio in Asia almeno 3000 anni prima dell’era cristiana. In Europa sono stati allevati per la prima volta nel VI secolo avanti Cristo. Le razze esistenti sono davvero tantissime. Esistono razze pregiate per la carne, e altre che si distinguono per le loro particolari uova.
Dunque Pollo, Gallo e Gallina si riferiscono alla stessa specie, Gallus Gallus, ma identificano esemplari diversi per sesso, età e finalità di utilizzo:

  • il Pollo è un soggetto di entrambi i sessi, ma di giovane età, massimo 6/7 mesi e di peso solitamente non superiore a 1,5 kg, che viene impiegato per produrre carne;
  • il Gallo è il maschio della specie con età superiore ai 10 mesi, che ha quindi raggiunto la piena maturità sessuale ed è impiegato soprattutto a fini riproduttivi della specie;
  • la Gallina è la femmina della specie che ha raggiunto la propria maturità sessuale, da 1 anno di vita in su, ed è destinata alla produzione di uova.

Analizzando in modo più dettagliato le fasi di sviluppo di questi volatili, noteremo che per ogni fase di vita, esistono schemi ben precisi ai fini dell’allevamento:

  • Pulcino e Pollastro: è la prima fase di vita dell’animale, dove il pulcino subisce numerosi cambiamenti allo scheletro e alla muscolatura; in questa fase sia il pulcino che il pollastro possono essere maschio o femmina;
  • Polli e Pollastre: in questa fase, dopo circa 6 mesi dalla nascita, non è ancora stata raggiunta la maturità sessuale e quindi non si verifica ancora la deposizione delle uova nel caso delle pollastre;
  • Galli e Galline: avvenuta definitivamente la maturità sessuale, il gallo avrà scopi essenzialmente riproduttivi mentre la gallina si dedicherà alla produzione di uova.

La Razza Amrock

La gallina Amrocks deriva dagli Stati Uniti, ma venne successivamente migliorata con una selezione genetica in Germania.
La razza venne creata nel Massachusetts nel 1868, incrociando la Domenicana con la Cocincina e la Java nere.
Venne successivamente importata in Germania nel 1948, dove ottenne da subito un notevole successo tra gli allevatori che gli diedero il nome, dall’abbreviazione di “Amerikan rocks”.
La razza Amrock è una delle razze a doppio utilizzo, ovvero la carne si presenta ottima ed abbondante per il consumo e si presenta allo stesso tempo particolarmente produttiva come razza ovaiola.
Questi animali hanno un’indole molto calma e sono predisposti aaffezionarsi molto a chi le accudisce, diventando veri e propri esemplari domestici.
Sono anche molto produttive, socievoli e dalla bella estetica, ideali per chi è alle prime armi.
Un altro particolare interessante di questa razza è la possibilità di distinguere il sesso dei pulcini dopo pochi giorni di vita grazie al colore dei tarsi e alla grandezza della macchia chiara occipitale; in particolare, se un pulcino presenta tarsi e becco di colore giallo più chiaro è maschio, mentre invece, se presenta una macchia occipitale molto estesa è con molta probabilità una femmina.
Il tronco è di lunghezza media, largo, pieno, con la linea del dorso leggermente salente. La testa, leggermente ovale, è di media grandezza e provvista di un becco corto, forte e leggermente arcuato, di colore giallo striato di nero. Gli occhi sono grandi, sporgenti e di colore arancio/rosso. La cresta è semplice, rossa, di media grandezza e dotata di cinque denti regolari. I bargigli sono rossi, mediamente lunghi e larghi, di tessitura fine e lisci. La faccia, priva di peluria, è rossa e liscia. Gli orecchioni sono ovali, di media grandezza, di colore rosso. Il collo è di media lunghezza, provvisto di una ricca mantellina che ricopre le spalle, le quali sono larghe e ben arrotondate.
Il dorso è largo, mentre le ali sono ben rialzate e portate orizzontali molto aderenti al corpo. La coda è di lunghezza media, con falciformi ben arrotondate. Il piumaggio è abbondante, morbido ma ben aderente, dotato di penne lunghe e arrotondate e con un piumino denso.
Il ventre è pieno e arrotondato, soprattutto nella femmina. Le zampe sono mediamente lunghe e separate nettamente dal corpo, dotate di tarsi fini, lisci e implumi. Le dita sono quattro e ben separate. Il peso è di kg 3,1-3,6 per il maschio e di 2,5-3 per la femmina.
La gallina Amrocks presenta un piumaggio definito picchiettato che per questa specie viene definito “barrato”. I galli hanno barre bianche e nere della stessa ampiezza, mentre le galline hanno l’ampiezza doppia nelle penne nere rispetto a quelle bianche.
Vi sono ad ogni modo delle Amrocks non di razza pura che si presentano completamente bianche, completamente nere o fulve.

 

 

Malattie più diffuse alle Zampe degli Avicoli: Quali sono e come Curarle

Gli avicoli, come tutti gli animali, sono soggetti a varie malattie.
E’ quindi importante, che gli allevatori, conoscano i sintomi delle varie patologie per sapere come intervenire tempestivamente per aiutare e curare i propri animali.

Tra i problemi che spesso si incontrano nell’allevamento del pollame ci sono indubbiamente le malattie alle gambe e alle zampe.
Vediamo ora le principali cause e i rimedi da adottare nel caso in cui i vostri animali manifestino sintomi collegabili alle malattie degli arti.
                                                                                         Cause:

·        Spesso i polli, si siedono in piedi e hanno un’attività motoria limitata. Se lo spazio a loro dedicato è limitato, gli animali non hanno l’opportunità di “scaldarsi” e possono apparire delle crescite sulle zampe che potrebbero causare un piede di calce;

·        Una dieta erroneamente compilata, quando nel mangime non ci sono abbastanza vitamine B, A, E, D. In questo caso, le zampe dei polli si possono ferire con facilità a causa della carenza di vitamine;

·        Nei polli e galletti per qualche motivo, e principalmente a causa di alimentazione impropria, i sali di acido urico si depositano nelle articolazioni e nei muscoli delle gambe causando la cosiddetta Gotta.

Con la gotta, il pollo diventa letargico e debole, perché praticamente smette di mangiare. Di conseguenza, il corpo è esaurito. Le gambe si gonfiano e le articolazioni si deformano diventando inattive. Questa malattia, oltre alle articolazioni delle gambe, colpisce i reni, il fegato e l’intestino.

Se i polli cadono in piedi, devono essere prese misure urgenti:

–         somministrare del mangime che contiene la vitamina A;

–         ridurre la quantità di proteine;

–         aumentare il tempo e l’area dei polli da carne in piedi.

Spesso le malattie delle zampe nei polli sono associate alla Knemidocoptosis.
Un animale infetto da cnemidocoptosi deve essere immediatamente isolato, poiché l’infezione può essere trasmessa agli altri capi.
I locali dovranno essere disinfettati e la lettiera rimossa. Anche abbeveratoi, nidi per la deposizione delle uova e altre attrezzature utilizzate, dovranno essere rimosse e trattate in maniera scrupolosa per evitare di infettare il resto del gruppo.
La causa di questa malattia nei polli è spesso la scabbia.
Con la cnemidocoptosi, i polli cadono in piedi o corrono senza fermarsi nel pollaio. È necessario determinare la malattia il più presto possibile, altrimenti si trasformerà in una condizione cronica.
Il rimedio da utilizzare in questo caso, è prettamente naturale: basterà diluire il sapone in acqua calda fino alla completa dissoluzione e successivamente nella soluzione raffreddata risultante posizionare gli arti del pollo per circa mezz’ora.

A volte, dopo aver liberato i polli a razzolare, gli allevatori si accorgono che stanno zoppicando. Questa instabilità nelle zampe potrebbe essere causata da:

–         distorsioni;

–         lesioni;

–         nervi di serraggio;

–         danno muscolare;

–         carenza dietetica.

I polli che cadono sulle loro gambe sono probabilmente affetti da artrite. Questa malattia, simile alla tendinaginite, è associata all’infiammazione dei tendini.
Molto spesso, i vecchi polli ne soffrono: si siedono in piedi e non sopportano a lungo questa condizione. La causa di tendovaginite può essere non solo il danno meccanico, ma anche virus e batteri. Molto spesso, le malattie dei piedi si verificano in pollai sporchi, così come con un forte affollamento di polli.
Le malattie di artrite e tendovaginite sono trattate con antibiotici e farmaci antivirali. Durante il trattamento delle patologie delle gambe, i farmaci devono essere somministrati ai polli per almeno 5 giorni per via intramuscolare o aggiunti al mangime.

Un’altra malattia delle gambe dei polli è quella che si manifesta con la visione delle dita storte. La causa delle dita storte è spesso associata a cure improprie, e ad un ricovero freddo, in cui le galline posano le zampe su una griglia metallica. Gli uccelli, di norma, sopravvivono, ma non si liberano mai delle zoppie, e il trattamento è impossibile.

Purtroppo queste malattie non possono essere eliminate ed evitate a priori ma è chiaro che la sofferenza dei polli può essere ridotta al minimo se si seguono le regole della crescita e si interviene prontamente per curare i soggetti colpiti.
Grazie ad un’attenzione accurata ai polli e ai galli e all’immediato isolamento degli uccelli malati si potranno avere animali sani e in forma.