Gallina di Polverara

Le origini della gallina di Polverara derivano dall’est europeo infatti nel 1300, l’astronomo e filosofo Giovanni Dondi dell’Orologio ha portato dalla Polonia dei meravigliosi polli ciuffati. Questi, col tempo fuoriusciti dalla tenuta di Padova ed accoppiatisi con i polli allevati nei villaggi vicini, hanno dato origine a questa pregiata razza avicola.

E’ stata scoperta recentemente la prima raffigurazione conosciuta di una gallina ciuffata nel padovano: si tratta di un affresco risalente al 1397 e presente nell’oratorio di San Michele Arcangelo a Padova. Nei secoli successivi, i polli ciuffati vennero allevati soprattutto nella zona di Polverara, diventando famosi per la loro bellezza e grossezza da divenire oggetto di dono al sultano Maometto II, colui che prese Costantinopoli.
I polli di Polverara erano allevati all’aperto, dormivano sugli alberi la notte e si nutrivano nelle campagne, liberi.
La razza entrò in crisi verso l’inizio del Novecento ed un secondo tracollo, più grave, si ebbe negli ultimi 50 anni, con la perdita di molti allevamenti amatoriali e l’ibridazione con polli di tipo meramente commerciale. Pressoché estinta nel 2000, la gallina di Polverara si salvò grazie all’opera di Bruno Rossetto, che per cinquant’anni continuò ad allevare questi avicoli.

Oggi grazie all’opera pionieristica e all’interesse del Comune di Polverara la razza vanta alcune migliaia di esemplari, distribuiti in 5 grandi allevamenti e tra numerosi altri avicoltori amatoriali. La Polverara è anche una delle razze oggetto del progetto CO.VA., che si occupa di varietà avicole venete minacciate.

La gallina di Polverara ha una grande attitudine a produrre uova ed è provvista di una cresta ridotta che prende la forma di una coppia di cornetti disposti a “V” davanti al ciuffo. In alcuni esemplari un terzo cornetto più piccolo sovrasta le narici.

Presente oggi con due varietà di colore, la nera e la bianca, ufficialmente riconosciute dalla FIAV, in passato erano note altre colorazioni, come la camoscio o la dorata.
La carne è scura e dal sapore delicato. Il suo peso varia da 2,8/3 chilogrammi per i maschi ai 2 chilogrammi per le femmine.

La Gallina di Polverara, nota in passato anche col nome di Padovana, o semplicemente Polverara, è una delle più antiche razze avicole italiane.
La Gallina di Polverara è caratterizzata da un ciuffo di penne sul capo, simili al cimiero di un elmo antico, e da una piccola cresta a cornetti.
Sono animali intelligenti e nervosi, col carattere indipendente e un po’ selvaggio, tipico delle razze di tipologia mediterranea.
La Gallina di Polverara non è una razza particolarmente incline alla cova: spesso solo una gallina su dieci presenta questo istinto. Quelle che però si fanno chioccia risultano essere ottime madri e balie.

La Gallina di Polverara è una buona produttrice di uova dal guscio bianco, del peso di circa 40-45 gr. La media di deposizione nel primo anno è di 120/150 uova.

Le livree diffuse e riconosciute nella Gallina di Polverara sono la nera e la bianca. 
Normalmente la livrea bianca è dovuta al gene I del bianco dominante. Se si accoppiano tra loro soggetti bianchi e neri si ottengono tutti capi bianchi con poche macchie nere; se questi soggetti vengono accoppiati tra loro si ottengono ¼ di soggetti neri, ¼ di soggetti bianchi e ½ di soggetti bianchi con macchie nere.
La presenza di razze ciuffate in Europa è accertata da diversi ritrovamenti, tra cui alcuni archeologici particolarmente rilevanti, come alcune statue di galline ciuffate risalenti al I o II secolo d.C. o come il teschio di un gallo dotato di ernia cerebrale rinvenuto nel Gloucestershire e risalente al IV secolo d. C.

 

Come eliminare i Topi dal Pollaio

Ci sono molti rimedi popolari e tecniche per sbarazzarsi dei ratti nel pollaio.
Questi esseri, trovano nel pollaio il loro habitat perfetto, dotato di cibo fresco e di un’area calda adatta alle loro esigenze.
Dopo esserci accorti che il pollaio è infestato da topi, dobbiamo intervenire rapidamente, considerando che questi animaletti sono molto furbi, e dinanzi alle esche e ad altri strumenti che ci permetterebbero di allontanarli, si fanno sospettosi e diffidenti, riuscendo con molta facilità a raggirarli.

I ratti che occupano il pollaio sono infatti portatori di malattie e possono facilmente contaminare acqua e cibo con le loro feci e le loro urine. Inoltre, possono rompere le uova e possono uccidere i pulcini ma anche gli esemplari adulti.

Il motivo principale per cui i topi sono attratti dal pollaio è che sono desiderosi di nutrirsi dei residui di cibo che sono largamente presenti in questa struttura.
Di qui, il primo rimedio anti-topo è far sì che il pollaio domestico sia il più pulito possibile, somministrando le giuste dosi alimentari in maniera tale da contenere il rischio che vi siano degli avanzi facilmente disponibili.
In secondo luogo, è sempre opportuno utilizzare delle mangiatoie anti-topo, ovvero dei beccatoi e altri dispositivi che non siano facilmente accessibili ai roditori. Un altro accorgimento importante è quello di valutare di porre la mangiatoia sopra un piano più elevato, che risulterà essere facilmente accessibile alle nostre galline, in quanto volatili, ma impossibile da raggiungere per i topi.

Nel mercato esistono tanti prodotti efficaci per evitare o risolvere le infestazioni del pollaio da parte dei ratti, a base di gel, esche e altro ancora. Importante posizionarli nei luoghi di maggiore transito da parte dei topi e di cambiare tali soluzioni frequentemente, visto e considerato che i topi potrebbero abituarsi alla loro presenza e, di conseguenza, sapere come evitare guai peggiori.

Ecco di seguito un elenco di diverse tipologie di precauzioni naturali e non, da poter utilizzare in caso di attacco:

·        Olio di menta: è un deterrente naturale, il suo odore è talmente forte che i topi non vorranno avvicinarsi. La sua fragranza aiuta a smascherare l’odore di cibo vicino alle mangiatorie del pollaio;

·        Ultrasuoni e segnali acustici: sono dispositivi elettronici che emettono ultrasuoni o segnali acustici fastidiosi per i ratti. Questi accessori funzionano solo lungo una direzione, quindi in questo caso sarà necessario conoscere il percorso che abitualmente fanno i topi. I dispositivi ad ultrasuoni vanno bene per brevi periodi perché poi i topi si abituano;

·        Deterrenti biologici: il loro scopo non è quello di uccidere ma di allontanare i topi dal pollaio o da altre zone. Non sono molto efficaci se è presente una grave infestazione ma si possono comunque rilevare utili per prevenirla;

·        Adottare un gatto, che potrebbe sicuramente aiutarci ad eliminare i topi soprattutto se è abituato a vivere all’aperto;

·        Repellente per topi: il prodotto è costituito da bustine di sostanze naturali con un profumo sgradevole per i topi ma non per gli umani. Questi repellenti funzionano meglio se posizionati in zone chiuse come per esempio dove viene conservato il cibo per i polli, all’aperto invece la loro efficacia è minore perché il profumo si disperderebbe nell’aria.

Come si conservano le Uova Fresche

Le uova sono un cibo fondamentale per l’alimentazione poiché ricche di elementi nutritivi essenziali. Tra questi si trovano proteine di alto valore biologico, fosforo, calcio, ferro, zinco e vitamine del gruppo B. Ma come si conservano e le uova per non correre rischi?
Considerando il regolamento europeo 589 del 2008 è raccomandato di conservare le uova al fresco dopo l’acquisto e di immagazzinare e trasportare le uova ad una temperatura costante.
Importante anche non refrigerarle prima della vendita al consumatore finale.
Queste indicazioni derivano dalla possibilità che si generi una condensa sul guscio in seguito agli sbalzi termici causando un’umidità che potrebbe facilitare lo sviluppo di germi patogeni, tra cui soprattutto la temibile Salmonella: ecco perché troviamo le uova a temperatura ambiente sugli scaffali del supermercato.
A casa è bene conservare le uova in frigo, lasciandole nella loro confezione riponendole sui ripiani centrali, piuttosto che nel portauova dello sportello e ponendole con l’estremità rotonda verso l’alto e l’estremità appuntita rivolta verso il basso.
Ciò serve per evitare di contaminare il frigorifero con i microrganismi presenti sul guscio ma anche per tenere sotto controllo lo sviluppo microbico nel prodotto.
L’operazione di lavare le uova prima di conservarle non è corretta. Così facendo infatti si elimina la cuticola protettiva del guscio e si favorisce la penetrazione dei microrganismi all’interno. Se il guscio è pulito non è necessario lavarlo mentre se è sporco basta utilizzare della carta assorbente inumidita. Dopo la data di scadenza riportata sulla confezione, ovvero oltre il 28° giorno dalla deposizione, le uova non vanno più utilizzate.

Le uova di gallina fresche di fattoria sono notevolmente diverse dalle uova commerciali.
Il più delle volte, le uova fresche hanno un sapore, una consistenza e un guscio più spessi, il tutto a causa della maggiore qualità di cura e nutrizione che i piccoli polli da fattoria e da cortile ricevono. Inoltre le uova fresche non vengono lavorate allo stesso modo delle uova commerciali e ciò significa che si possono lavare e conservare in modo diverso rispetto alle uova acquistate in negozio.
Le uova fresche appena deposte possono essere conservate in sicurezza a temperatura ambiente per diversi giorni o anche per un paio di settimane.  
In generale, è consigliabile di aspettare per lavare le uova fresche fino a poco prima di usarle a meno che non siano sporche di deiezioni o di fango. In questo caso, è bene lavare le uova sporche ma poi conservale in frigorifero. In caso contrario evitare di lavare le uova subito dopo averle raccolte ne prolungherà la durata e la freschezza.
Per evitare che le uova si sporchino, è bene mantenere sempre puliti i nidi delle galline fornendo loro appositi posatoi sopra l’altezza dei nidi dove poter trascorrere la notte senza sporcare in maniera significativa il luogo di deposizione. Raccogliere le uova ogni giorno, o anche un paio di volte al giorno, assicura che siano sempre fresche e pulite.
Se i polli tendono a deporre le uova in posti casuali, aiutandoli ed addestrandoli con delle uova finte all’interno delle cassette nido, faremo in modo che si abituino a covare sempre nello stesso spazio a loro dedicato.
Quando le uova invecchiano, la loro struttura proteica si degrada. Questo fa sì che gli albumi più vecchi diventino più liquidi e i tuorli siano meno rotondi e alti. Le uova conservate a temperatura ambiente si degradano più rapidamente di quelle conservate in frigorifero.
Conservare le uova fresche in frigorifero ne aumenta notevolmente la durata. Le uova lavate perderanno umidità e qualità prima, ma potrebbero comunque essere consumate in sicurezza entro lo stesso lasso di tempo. Poiché le uova lavate sono più porose, è meglio conservarle in un contenitore chiuso all’interno del frigorifero per ridurre la perdita di umidità e anche l’assorbimento di cattivi odori o batteri. Una volta che le uova sono refrigerate, devono essere conservate in frigorifero, lavate o meno. 
Se non si è sicuri che le uova siano fresche, si può fare il test del galleggiante: basterà riempire un bicchiere o una ciotola con acqua fredda e posizionare delicatamente le uova in questione all’interno. Le uova più fresche si poseranno sul fondo del bicchiere mentre le uova che hanno poche settimane resteranno sul fondo ma “si alzeranno” leggermente. Più in alto galleggia l’uovo, più è vecchio. 

 

 

Come eliminare le Mosche dal Pollaio

Mosche e moscerini sono tra gli ospiti più fastidiosi e pericolosi che potrebbero annidarsi ne nostro pollaio. Se presenti in gran numero, riducono la produttività dei polli e attraverso numerosi morsi con potenti enzimi emolitici, portano all’indebolimento e talvolta alla morte degli animali.
Solitamente le mosche sono presenti dall’inizio della primavera al tardo autunno, mattina e sera, e con grandi invasioni volano nel pollaio e nel cortile per tutto il giorno, deponendo le uova in luoghi ombreggiati con elevata umidità.
Se gli spazi dedicati agli animali si trovano accanto a una trave, un ruscello o un qualsiasi altro specchio d’acqua, è quasi impossibile evitare che li attacchino.
La fonte principale che potrebbe attirare le mosche è la vecchia spazzatura, sotto la quale viene sempre immagazzinata l’umidità dei rifiuti alimentari.
Mosche e moscerini sono portatori di malattie pericolose; possono infettare gli uccelli con leucocitosi, lebbra, tularemia, oncocercosi e antrace, molto difficili da curare che causano spesso la morte prematura di esemplari giovani ed adulti.
I metodi e i mezzi di controllo sono selezionati in base al numero di insetti. In numeri ridotti, è consigliato usare dei semplici repellenti o trappole speciali preparate secondo ricette popolari. I trattamenti chimici vengono effettuati solo nei casi in cui si verifichi un’infestazione con un elevato numero di insetti.
In qualsiasi caso, prima di utilizzare qualsiasi rimedio, è necessario rimuovere la fonte del problema, e mantenere tutti gli spazi puliti ed igienizzati.
Per rendere il pollaio meno esposto a possibili attacchi di mosche, è bene piantare piante di cui non gradiscono l’odore come ad esempio camomilla, assenzio, tanaceto, basilico, aglio, menta e citronella.
Altri rimedi molto efficaci sono:

·        La bottiglia di plastica, tagliata e riempita per un terzo con una soluzione composta da detersivo per piatti, zucchero e aceto di mele. Il tappo viene rimosso dalla parte tagliata della bottiglia e l’imbuto viene posizionato con il collo verso il basso in un contenitore con un’esca. La mosca in questo modo volerà all’interno e non sarà più in grado di uscire;

·        Vetro o pellicola trasparente, sulla parte superiore di un bicchiere o di un contenitore che contiene delle sostanze dolci che attirano questi insetti. Con un coltello o delle forbici, vengono fatti piccoli fori sulla superficie e in questo modo la mosca verrà intrappolata all’interno e morirà annegata;

·        Pepe Nero, insieme a 4 cucchiai di zucchero, in un bicchiere d’acqua lasciati a riposare per un paio di ore. Successivamente versando la soluzione in piccoli contenitori, dopo 2/3 giorni saranno eliminate tutte le mosche presenti;

·        Olii essenziali, estratti da piante come chiodi di garofano, lavanda, eucalipto, citronella e menta, versati in tappi di sughero delle bottiglie e poi posizionati in luoghi inaccessibili agli uccelli;

·        Nastri adesivi speciali, appesi nel pollaio, dove c’è molta luce creati
con carta da forno, tagliata in nastri larghi 2 cm;

·        Speciali lampade insetticide: il loro lavoro si basa sul fatto che gli insetti volano nella luce, cadendo sulla griglia metallica interna e morendo a causa della scarica di una corrente elettrica.

Oltre ai rimedi appena elencati, sicuramente la principale misura preventiva è una pulizia regolare ed accurata di tutte le parti interne ed esterne del pollaio e dell’area circostante.
E’ consigliabile cambiare cibo e acqua in modo repentino (circa 2 volte al giorno), lavare i contenitori e pulire tutte le zone circa una volta alla settimana.
Gli escrementi e l’umidità sotto la lettiera sono le condizioni ideali per tutti i tipi di insetti. La pulizia deve essere dunque mantenuta in tutto il pollaio, posizionando possibilmente in un luogo più lontano possibile i bidoni della spazzatura.

 

Perchè avere un Pollaio da Giardino?

“Il giardino è una canzone d’amore, un duetto tra un essere umano e Madre Natura.”
Chi ha la possibilità di avere un giardino nella propria abitazione, spesso si chiede come poterlo abbellire ed allestire.
Spesso, in generale, non si prende in considerazione la possibilità di far fruttare ancora meglio lo spazio disponibile attraverso l’inserimento di un pollaio da giardino in modo da donare alle galline un luogo accogliente, dove covare uova fresche.

Perché comprare un pollaio da giardino?
Negli ultimi anni si è discusso spesso sugli allevamenti intensivi soprattutto in seguito alla crescente sensibilizzazione verso il benessere degli animali, visto che le galline presenti in questi grandi allevamenti sono di solito posizionate in spazi molto ristretti.

Comprando un pollaio per galline, si avrà la garanzia di offrire alle galline un luogo adatto a loro, migliorando il loro benessere e la loro salute.
Inoltre, gli animali in questo modo avranno meno stress e saranno sicuramente meno esposti al rischio di ammalarsi, contagiando anche il resto del gruppo.

La possibilità di pascolare in un posto comodo e tutt’altro che ristretto, rende la nutrizione del pollame più ricca e completa, eliminando anche i rischi di zuffe al momento del pasto, causate dalle gerarchie e dall’affollamento tipici degli allevamenti intensivi al chiuso. 

Anche l’aspetto economico è importante: le galline ovaiole hanno un prezzo che varia dai 5 ai 50 euro per le razze più pregiate, ma in ogni caso si tratta di un proficuo investimento poiché si avranno in cambio tante uova fresche di un ottimo sapore: le uova di galline in salute hanno infatti un contenuto maggiore in vitamina A, E e acidi grassi omega 3.  

Per garantire il miglior mantenimento delle galline, occorre optare per un pollaio di qualità di un materiale ignifugo e antistatico, così da essere sicuri della mancata presenza di termiti, parassiti ed acari.
È consigliabile anche scegliere dei modelli che possiedono uno scompartimento apposito per le uova, così da poterle estrarre senza recare disturbo agli animali.

Se stai cercando un pollaio da giardino visita il sito IlVerdeMondo !

Di seguito alcuni tra i buoni motivi per avere un pollaio da giardino:

1)     Grazie al piccolo pollaio domestico che avrete realizzato nel vostro giardino a pochi metri di distanza dalla vostra abitazione, con 4/5 buone ovaiole avrete la disponibilità di uova fresche e genuine per tutto l’anno. L’uovo è un vero e proprio super-alimento, ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo;

2)     Le galline allevate nel giardino, cercando di soddisfare al meglio tutte le loro necessità etologiche, saranno certamente “galline felici”che vivranno libere in un contesto idoneo per loro. Dotandoci di un piccolo pollaio familiare daremo dunque il nostro contributo alla lotta contro i grandi allevamenti intensivi, in favore di un approvvigionamento di uova più rispettoso della natura e della vita delle galline;

3)     Oltre a donarci le loro preziose uova, 4/5 galline in giardino aiutano anche a smaltire una parte dei rifiuti umidi alimentari che produciamo; ovviamente la fornitura di “avanzi di cibo” deve avvenire con la consapevolezza di quella che deve essere una corretta alimentazione per galline ovaiole e di quelli che sono gli alimenti velenosi per le galline che dobbiamo guardarci bene dal somministrare loro.
Inoltre, la dieta quotidiana delle galline include insetti, ragni, larve, formiche, zecche e quindi contribuiscono a tenere sotto controllo, intorno casa, la popolazione di questi animaletti, spesso poco desiderati;

4)     Dalle deiezioni delle galline, che solitamente vengono a raccogliersi in un apposito scompartimento all’interno del pollaio, è possibile con un opportuno procedimento, realizzare uno dei migliori concimi bio naturali, ovvero la 
pollina, da poter usare per fornire nutrienti ed energia alle vostre piante e ai vostri ortaggi;

5)     Anche grazie ai versi del pollaio, vi sarà facile capire quando nel vostro giardino si sta materializzando un pericolo o una minaccia per le vostre galline; infatti, quando queste si sentono in qualche modo in pericolo o c’è qualcosa che le turba, emettono un “grido” particolare molto forte, una sorta di “allarme naturale”, che dunque vi allerterà immediatamente dandovi la possibilità di intervenire prontamente per risolvere la situazione;

6)     Minore Inquinamento in quanto non dovrete più affidarvi alla grande distribuzione per l’acquisto di uova. Questo significa che non consumerete più imballaggi in plastica o in cartone per le uova;                  

7)     Migliore rapporto tra Nauta e Uomo, insegnerete ai Vostri figli come allevare degli animali, in questo modo li responsabilizzerete e li farete vivere a più stretto contatto con la natura;

8)     Maggiore Risparmio e Colture Biologiche nel caso in cui abbiate un piccolo orto potrete ottenere fertilizzante biologico e potrete dare agli animali gli scarti delle vostre coltivazioni.

Istituendo un pollaio da giardino significa che:

  • Più di un migliaio di galline sono state liberate;
  • Più di un migliaio di scatole porta uova in plastica non sono state prodotte;
  • Più di un migliaio di persone è riuscito ad ottenere l’autosufficienza per la produzione di uova;
  • Più di un migliaio di persone si ciba con prodotti biologici ed ha quindi ottenuto un miglioramento della propria dieta alimentare;
  • Più di un migliaio di persone vivono giornalmente a contatto con la natura e con gli animali;
  • Più di un migliaio di persone sta risparmiando per l’alimentazione.

Adesso spetta a Te fare in modo che questi piccoli numeri aumentino!

 

Galline e Cibo: Regole per una perfetta Alimentazione

Per avere delle galline sane e in forma è necessario garantire loro un’alimentazione corretta e completa di tutte le sostanze nutritive necessarie.

Quali avanzi da cucina si possono somministrare alle galline?

  • Pane
  • Pasta
  • Riso
  • Minestre

 
Per gli ingredienti più duri come pane raffermo, pancarrè e bruschette, si possono inzuppare 
con acqua per formare un pastone morbido.
Anche la distribuzione di avanzi di verdure e frutta è molto gradita dalle galline.
Gli avanzi del vostro cibo non sono però sufficienti per alimentare in maniera corretta gli animali infatti l’alimentazione delle galline può consistere anche in mangimi preconfezionati.

Ecco di seguito alcuni consigli da considerare:

  • è possibile mescolare il mangime con del pane secco avanzato dal pranzo messo a bagno nell’acqua;
  • gli scarti del cibo da poter dare alle galline sono anche: le foglie di cavolfiori, verze, colza e altre verdure o ortaggi purché siano cotte;
  • se è possibile, mettere a disposizione delle galline, un pascolo ricco di vegetazione;
  • per praticità, è possibile acquistare miscele preconfezionate, ottime sono quelle di granoturco, mais, sorgo, girasole e grano;
  • nei periodi invernali, le porzioni di cibo e acqua devono essere più abbondanti.

 
Polli e galline sono animali con un comportamento ben strutturato. Per questo è importante assicurare la giusta alimentazione
ma anche una corretta illuminazione, pulizia e igiene.
La presenza di un gallo stimola la produzione delle uova che altrimenti potrebbe essere ridotta ma la produzione di uova è influenzata anche dalle ore di luce di cui dispongono le galline, dunque se possibile è bene allestire un sistema per l’integrazione luminosa. In questo caso, la luce dovrà essere accesa solo di mattino per garantire che il tramonto sia naturale. Per stimolare al massimo la deposizione di uova, sono necessarie 14 ore di luce.

Quando le galline ovaiole diminuiscono la deposizione, per loro inizia il periodo di riposo quindi è sufficiente distribuire solo 80 grammi di granaglie per capo al giorno, per due mesi, e al termine riprendere la somministrazione della miscela suggerita in precedenza, e nello specifico da 50% di mangime, 35% di mais, 8% di crusca di frumento, 7% di gusci d’ostrica.

 

Uova e Alimentazione

Pensando ai numerosi allevatori che utilizzano le uova fresche prodotte giornalmente dalle proprie galline, crediamo sia necessario mettere chiarezza sui benefici garantiti da un corretto utilizzo di uova nell’alimentazione di tutti i giorni.

Per anni, i medici hanno insistito con la necessità di limitare i cibi ricchi in colesterolo e le uova sono state incluse nella lista e rappresentano per molti, un vero e proprio cibo tabù perché sono viste come una temibile fonte di grassi e colesterolo.
Dopo svariati dibattiti, oggi sappiamo bene quanto importante sia un apporto corretto di grassi e proprio per questo le uova meritano di essere riabilitate come cibo che apporta nutrienti fondamentali per il nostro organismo.
Cosa contengono le uova? La loro principale qualità è il contenuto di proteine nobili dall’alto valore biologico, complete cioè degli aminoacidi essenziali che vengono impiegati dal nostro corpo per il mantenimento e la costruzione delle strutture cellulari.

Le proteine non sono tutte uguali. Alcune di esse hanno una composizione di aminoacidi che le rende più facilmente utilizzabili dal nostro organismo. In termini tecnici si dice che queste proteine hanno un valore biologico più elevato. Le proteine contenute nell’uovo sono in effetti di ottima qualità e hanno un valore biologico tra i più alti.
E per quanto riguarda il colesterolo? L’uovo ne è di certo ricco ma le lecitine contenute nel tuorlo favoriscono l’attività delle HDL cioè del colesterolo “buono”. Bisogna anche considerare che il colesterolo che si misura nel sangue non è direttamente collegato a quello che si trova negli alimenti come le uova ma viene formato dal fegato anche a partire da zuccheri e cereali raffinati. Inoltre, un singolo uovo in media contiene circa due grammi di grassi, una quantità di certo limitata rispetto ad altre fonti di proteine animali.
L’uovo contiene anche ferro, fosforo e calcio in buone quantità oltre che la vitamina K2, utile per rafforzare le ossa, e le 
vitamine del gruppo B, tra cui soprattutto la vitamina B12 o cianocobalamina che è molto importante nel metabolismo di carboidrati, grassi e proteine. Un uovo in media contiene 70-80 calorie. Assumere con regolarità uova significa quindi introdurre un alimento relativamente ipocalorico ma ricco di nutrienti importanti tra cui proteine di ottima qualità, grassi sani e vitamine fondamentali per la nostra salute.

Molti si chiedono quante uova si possono assumere nella settimana. In realtà non esiste una risposta univoca perché dipende dal tipo di alimentazione complessiva e dalla quantità totale di proteine assunte nella giornata. Se si segue una nutrizione corretta sicuramente fino ad 1 uovo al giorno non crea alcun problema nella maggior parte delle persone.
I Benefici delle Uova: esse contengono proteine animali di alta qualità, che aiutano a rinforzare la massa magra e le ossa, permettendo non solo una miglior definizione, ma anche e soprattutto svolgendo un’attività preventiva rispetto ai mali dell’invecchiamento, che colpiscono la fase motoria. Sono ricche di luteina e zeaxantina che svolgono un’azione efficace nell’impedire malattie come la degenerazione maculare associata a condizioni particolari o all’invecchiamento.
E’ altrettanto importante scegliere uova che provengono da galline allevate a terra in modo naturale (uova biologiche) e magari arricchite di omega 3.
Con un peso medio di circa 50 grammi, l’uovo di gallina può essere distinto in tre parti: il guscio esterno, costituito soprattutto da calcio, sottile, fragile e poroso, quindi capace di consentire gli scambi gassosi con l’ambiente; l’
albume o bianco d’uovo, più interno, è separato dal guscio da una doppia membrana, di cui una aderisce perfettamente ad esso mentre la seconda è più aderente all’albume; infine, più internamente, troviamo il tuorlo, separato dall’albume da un’altra membrana che alle estremità forma due specie di cordoni, chiamati calaze, che gli consentono di rimanere perfettamente al centro dell’uovo. Questi cordoni vanno poi a collegarsi alla membrana più interna che separa l’albume dal guscio.
Successivamente alla deposizione, con l’abbassamento della temperatura (che passa da quella corporea della gallina a quella ambientale), il volume del bianco d’uovo diminuisce; ciò fa sì che le due membrane che lo separano dal guscio si stacchino in corrispondenza del fondo, dando origine ad una piccola intercapedine divisoria che viene definita camera d’aria. A causa delle perdite d’acqua, l’ampiezza di questo spazio, che è generalmente di 3mm, aumenta di dimensione con il passare dei giorni ed è quindi un indice molto utilizzato per valutare la freschezza dell’uovo.

 

Come gestire il Pollaio nei mesi Invernali

Gli allevatori, in inverno, devono affrontare dei problemi che gelo e freddo comportano nella gestione degli animali. 
Polli sani e robusti non temono di razzolare anche sotto la neve, ma devono comunque disporre di un pollaio asciutto e ben attrezzato.
Ecco di seguito alcuni accorgimenti da adottare per garantire uno spazio confortevole alle 
nostre galline:
– un buon ricovero senza spifferi è sicuramente una delle soluzioni per combattere il freddo. Privo di spifferi non significa senza una buona areazione: deve essere infatti evitato il ristagno d’aria. Usando una buona lettiera in truciolo depolverato, il fondo del pollaio sarà isolato dal freddo e insieme alle deiezioni degli animali formerà una lettiera che terrà lontano il gelo dalle zampe degli animali;
– anche acqua e cibo sono due priorità: potete integrare nella miscela di granaglie, sorgo e avena ed aggiungere eventualmente ortiche secche tritate e semi di canapa. E’ consigliabile di modificare il regime proteico della dieta dei polli per qualche tempo, fino a che il freddo non darà loro un po’ di tregua. L’acqua è importantissima: togliete quotidianamente il ghiaccio dagli abbeveratoi, e se usate vasche aperte lasciate galleggiare in superficie una palla o una bottiglia di plastica vuota, aiuteranno a rompere lo strato di ghiaccio superficiale;
– è buona abitudine aumentare anche il numero di posatoi nel recinto e nel pascolo. Una delle parti del corpo del polli che rischiano maggiormente di soffrire il freddo sono i piedi e i tarsi. Se metterete a loro disposizione molti posatoi, essi potranno appollaiarsi e in quella posizione i piedi resteranno protetti e riscaldati dal corpo stesso dell’animale;
– anche le uova congelano, e se lasciate la sera nei nidi potrebbero presentarsi crepate e congelate, assolutamente inutilizzabili per la cova: è quindi opportuno togliere dal pollaio le nuove uova giornaliere, mettendole al riparo.
Una volta sistemato il pollaio d’inverno per bene, date modo ai polli di entrare e uscire a proprio piacimento. Molti polli preferiscono passare tutto il giorno fuori anche con la neve, e per animali sani e robusti non vi è nessun pericolo;
– prestate molta attenzione a creste, bargigli e zampe. Nei polli queste parti del corpo sono nude e quindi più esposte a soffrire danni da congelamento. Se avete razze con orecchioni, bargigli e creste molto sviluppate, per evitare che si congelino e che poi rimangano sull’animale vistose cicatrici, spalmate una pomata a base di glicerina sulle zone interessate;
– la neve che si scioglie e le piogge invernali possono trasformare il pollaio d’inverno in un pantano. Cercate il più possibile di evitarlo, specie nei recinti, perché tenere i piedi nel fango freddo è fonte di sofferenza per i nostri animali. Meglio piuttosto una copertura di ghiaia grossolana non appuntita, o in caso di grosse pozzanghere una copertura con abbondante paglia o fieno;
– per aiutare ulteriormente i nostri animali si consiglia di inserire nel pascolo alcuni “oggetti” con bancali, ceppi e grossi rami che siano sollevati da terra e più alti della neve in modo da fungere da “rifugio” non ghiacciato per dare sollievo alle zampe;
– altro aspetto del pollaio da valutare in inverno è l’altezza: l’aria calda, come è risaputo, tende a salire verso l’alto e quindi un pollaio con un soffitto molto alto disperderà molto più calore rispetto ad uno con il tetto basso, che invece favorisce maggiormente il ristagno di aria calda ad “altezza galline”.
Quindi, se avete un pollaio molto alto potreste valutare di intervenire per tempo abbassando “artificialmente” il soffitto con delle tavole di compensato, da rimuovere poi una volta passata la stagione fredda.

In generale le galline sono animali resistenti che si adattano molto bene al clima sia estivo che invernale. Le penne presenti nel loro corpo le aiutano a mantenere il calore corporeo: quando è a riposo, la temperatura corporea di una gallina va a 40–43°C e il battito cardiaco è intorno ai 400 battiti al minuto.
Potete capire se una gallina ha freddo, semplicemente guardandola: avrà le penne arruffate e sarà appollaiata lontano da terra probabilmente con una zampa sollevata. La cresta e i bargigli potrebbero essere più pallidi del solito.
Non bisognerebbe mai lasciare le galline bagnate fradice. E’ più pericoloso delle temperature esterne o della neve e in casi estremi può portare all’ipotermia. Una gallina in questo stato mostra sintomi quali rigidezza ed è fredda al tatto, gli occhi spalancati oppure chiusi. Se trovate una delle galline in queste condizioni, portatela subito in casa e avvolgetela con un asciugamano caldo. Una volta che si sarà rimessa, lasciatela riposare in una scatola in un ambiente caldo per alcune ore.
Le galline sanno regolare la loro temperatura e il loro comportamento a seconda delle condizioni in cui vivono. E’ la combinazione di bagnato e freddo che può essere fatale: per questo motivo garantire un pollaio asciutto è di vitale importanza.
Le giovani galline sono più suscettibili al freddo rispetto alle galline adulte. Se una gallina giovane però ha già il piumaggio completo, sarà resistente tanto quanto le galline adulte. I pulcini, invece, vanno tenuti sotto un’apposita lampada riscaldante.

 

 

I 5 Sensi delle Galline

I 5 sensi dei polli sono molto differenti dai nostri: la vista è sicuramente più sviluppata, mentre il tatto e l’olfatto lo sono di meno; un senso molto avanzato è l’udito, riescono infatti a percepire e rilavare presenze anche a lunghe distanze. Per quanto riguarda invece il gusto, dispongono di bottoni gustativi, non sviluppati come nell’uomo, ma comunque in grado di distinguere il dolce dal salato e l’acido dall’amaro.
Le galline hanno un palato molto raffinato e quando assaggiano qualcosa di nuovo usano la lingua esattamente come noi, se poi è di cattivo sapore scrollano il capo e si puliscono il becco.
La vista per le galline è molto importante per riconoscere il cibo, distinguere amici e nemici, identificare segnali sociali e per l’ordine di beccata. Infatti la parte del cervello che controlla il senso della vista è ben sviluppata.
Tecnicamente le galline captano uno spettro visivo più ampio del nostro, da 400 a 700 nanometri, più l’ultravioletto. Avere i coni sensibili all’ultravioletto permette alle galline di trovare più facilmente gli insetti e i frutti di bosco. La chioccia inoltre li usa per capire quale dei pulcini è più in salute, osservando le piume che riflettono i raggi UV, e quindi gli dedica più energie. Le galline vedono sia le tonalità di grigio che i colori, ma meglio quelli brillanti come il rosso e l’arancio. Questo probabilmente è dovuto ad un adattamento alla foresta, dove questi colori spiccano di più sullo sfondo verde.
Le galline usano la vista per riconoscere gli stati d’animo delle compagne come ad esempio paura o sottomissione e per valutare il colore e la dimensione della cresta delle altre da cui trarre informazioni sullo stato sociale.
La percezione della profondità è invece fondamentale per valutare l’ambiente in modo tridimensionale, per saltare sui trespoli e catturare insetti volanti.
La visione notturna è scarsa, motivo per il quale le galline si ritirano con l’imbrunire.
Le galline dispongono di un terzo occhio, una membrana trasparente che compare con movimento orizzontale dal fronte verso il retro dell’occhio. Questa membrana trasparente serve a proteggere l’occhio, specie quando fanno i bagni di sabbia.
Anche il senso dell’udito delle galline è molto sviluppato. I suoni percepiti dai polli sono tra i 15 e i 10000 Hz. Oltre a questo riescono a percepire le vibrazioni del suolo e quelle trasmesse via aria attraverso degli organi di senso che si trovano nelle zampe e anche sulla pelle. Questo senso li aiuta a difendersi dai predatori, soprattutto se si trovano al buio. L’organo dell’udito non si vede perché il condotto auricolare è coperto dal piumaggio, mentre il lobo auricolare, posto sotto il condotto, è visibile.
L’orecchio medio è separato da quello esterno da una membrana che vibra alle onde sonore e le trasmette all’orecchio interno che poi invia il segnale al cervello.
La particolarità delle galline è che sono in grado di rigenerare le cellule dell’orecchio interno, e in questo modo sono in grado di non perdere mai la capacità di sentire, neanche in vecchiaia.
Il pulcino è in grado di sentire la mamma già al dodicesimo giorno, ancora dentro l’uovo, poi, una volta nato, sente e risponde ai versi tipici che fa la chioccia quando gli insegna ad identificare il cibo.
Il senso dell’olfatto è sviluppato in maniera minore. I polli usano principalmente il naso per cercare il cibo e per riconoscere altri animali della propria specie. Possono anche annusare alte concentrazioni di varie sostanze e l’odore forte può anche causargli dolore.
Per quanto riguarda il tatto si definisce “Becco-tatto”: infatti il tatto i polli lo utilizzano attraverso il proprio becco. Riescono a distinguere il duro dal morbido, il caldo dal freddo. La punta del becco è la parte in assoluto più sensibile rispetto al resto dell’apparato.

 

Araucana: la Gallina dalle uova Blu

L’araucana, chiamata nei luoghi d’origine “Mapuche”, è una particolare razza di gallina originaria del Cile estremamente affascinante per le sue forme e il suo piumaggio.

La razza araucana è robusta, resistente e grande razzolatrice, quindi necessita di spazio e soprattutto di pascolo verde.

È famosa per via delle sue uova, non tanto per la grandezza, ma perché questa gallina produce delle uova di una colorazione verde acqua tenue tendente al celeste.
Questa colorazione deriva dalla presenza del pigmento biliverdina nel guscio e tale colorazione è doppiamente caratteristica in quanto non è solo una colorazione esterna del guscio ma è presente anche al suo interno.
Le uova più tendenti al blu o più tendenti al verde turchese sono diverse perché diversa è la colorazione di base del guscio:

uova blu = gene O + sfondo bianco di origine poligenica;

uova verdi turchese = gene O + sfondo marrone di origine poligenica

L’individuazione della razza risale al XIX secolo, nella regione Araucana del Cile, dove tutt’oggi vive l’antica popolazione indigena dei Mapuche.
l nome è stato ereditato dai suoi primi allevatori, gli araucani, provenienti dal Cile.
Una caratteristica che le contraddistingue è il volto ricoperto di piume, utile per potersi proteggere dal freddo presente nella zona climatica cilena.
Il suo portamento sembra conservare questa ricchezza storica e lascia trasparire le difficoltà di sopravvivere in un habitat difficile come quello delle Ande.
La gallina Araucana è riconoscibile per l’assenza della coda, per la cresta a pisello, per i ciuffi, per i favoriti e per la barbetta.
Nei vari paesi del mondo, sono caratterizzate da standard molto diversi tra loro, addirittura sono riconosciute come Araucana anche varianti con la coda, con sola la barba o con soli i ciuffi auricolari o con cresta semplice; la caratteristica costante e comune a tutte queste varianti è l’uovo blu o verde turchese.

La gallina araucana ha grande attitudine alla cova, è considerata una buona chioccia, e una discreta ovaiola deponendo circa 180 uova all’anno, dal peso di circa 50 grammi.
Il guscio delle uova è denso e colorato in modo uniforme e questo rende più difficile la speratura durante la cova.
Il periodo di deposizione sembrerebbe molto legato alla stagione, limitato cioè alla primavera e all’estate.

Il carattere di questa razza è docile e rustico ed affettuoso, forse solo per la tipologia con ciuffi.

Sembra una razza selvatica, schiva e con ritmi molto legati alla natura per quanto riguarda deposizione e cova. Inoltre ha bisogno di tanto spazio, di razzolare tra l’erba e ha un’attitudine al volo.