Articolo scritto il 7 Ottobre 2021 da Animalissimo Staff

Allevamento Biologico

Negli ultimi 10 anni il concetto di “Biologico” si sta diffondendo sempre più tra gli allevatori.
Secondo il nostro vocabolario, per Biologico si intende Attinente alla biologia o agli esseri viventi. Di tecnica agricola o di allevamento del bestiame, che esclude o limita l’uso di sostanze chimiche nei fertilizzanti e nei mangimi; naturale”

A livello economico-commerciale un allevamento biologico è sicuramente più difficoltoso in quanto presenta costi più elevati e richiede strutture specifiche per l’inserimento degli animali.

Che cosa si intende per allevamento Biologico?

E’ l’Unione Europea a regolamentare i principi base per avviare il progetto Bio.
La linea guida principale è la seguente: “per essere considerato biologico, un allevamento deve mettere gli animali il più possibile nelle condizioni in cui vivrebbero in natura”.            
E’ proprio da questo principio che si possono delineare le caratteristiche principali dell’allevamento Biologico:

·        Rispetto dei normali tempi di sviluppo dell’animale:

purtroppo a livello commerciale bisogna sottostare alle rigide richieste del mercato, specialmente per le tempistiche. Nei grandi allevamenti intensivi, infatti, si tenta in tutti i modi di forzare quelli che sono i ritmi naturali degli animali come ad esempio eccedendo con le dosi di cibo per velocizzare la crescita dei capi giovani. Nell’allevamento biologico non deve esserci fretta e ogni animale deve crescere e svilupparsi secondo i suoi ritmi;

·        Trasporto ridotto al minimo:

lo spostamento degli animali deve essere ridotto al minimo indispensabile, per evitare di causare loro traumi ed affaticarli;

·        L’alimentazione:

i mangimi dovranno essere essi stessi biologici, ossia prodotti senza l’impiego di concimi chimici e pesticidi. Ogni alimento, inoltre, dovrà essere libero da OGM e, di conseguenza, la soia (esposta maggiormente a rischio OGM) dovrà essere sostituita con sorgo, favino e glutine di mais;

·        Lo spazio a disposizione:

se un pollo viene allevato esclusivamente in gabbia, la sua natura non verrà in alcun modo rispettata. Lo spazio destinato ai volatili è un elemento fondamentale, sia per quanto riguarda la superficie disponibile per capo, sia per la qualità dello spazio/terreno.
Nel caso del biologico, la legge esistente in materia impone uno spazio maggiore a disposizione degli animali, anche rispetto al normale allevamento a terra. Lo spazio per singolo esemplare, deve essere abbastanza esteso da permettere agli animali di muoversi. Fondamentale sarà anche la qualità del terreno, tale da consentire ai polli di pascolare senza problemi e di procurarsi anche qualcosa da mangiare;

 

·        Uso limitato degli antibiotici:

Se un pollo proveniente da un semplice allevamento all’aperto si ammala verrà curato mediante la somministrazione di antibiotici. In un allevamento biologico, invece, è possibile ricorrere agli antibiotici soltanto per un numero limitato di volte durante l’anno e sempre sotto stretto controllo del veterinario.

 

 

 

 

 

 

 

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