Articolo scritto il 10 Giugno 2022 da Animalissimo Staff

Le Galline Volano?

Un dubbio diffuso tra gli allevatori è: le galline volano o non volano? 
In generale possiamo dire che le galline non sono in grado di volare ad eccezione delle razze più leggere e rustiche, che possono volare per dei tratti medio-lunghi.
La propensione o meno al volo dipende sicuramente dal peso della gallina ma anche dalla sua indole.

Questa azione non rientra tra le loro abilità principalmente perché non ne hanno l’esigenza e quando la mettono in atto, lo fanno essenzialmente per bisogno come ad esempio per saltare all’esterno del recinto, per appollaiarsi su un ramo o per fuggire da un predatore.
Molto spesso questa loro capacità di effettuare brevi voli si traduce in un rischio, infatti, in contesti di pollai domestici, il saper volare si trasforma in una “fuga dal pollaio” che le espone a rischi imprevedibili, come predatori, malintenzionati soprattutto incidenti stradali.
Tutte le galline hanno le ali di forme e caratteristiche diverse ma per volare queste non bastano: c’è bisogno infatti di ossa leggere e cave, di un sistema respiratorio eccezionalmente efficiente, di muscoli specializzati per controllarne il battito e di nervi che collegano ogni muscolo al cervello, programmato per controllare tutti questi sistemi simultaneamente, automaticamente e con precisione.

Le galline sono troppo pesanti per la dimensione di ali che hanno, e ad appesantirle è anche la tipologia di ossatura, che non è cava come quella degli uccelli.
Nel corso dell’evoluzione la gallina ha perso la necessità di volare e ha quindi sviluppato maggiormente la capacità di camminare.
L’antica pratica dell’allevamento di galline ha poi ancor di più accelerato e incanalato questo tipo di evoluzione, sia perché la gallina ha via via trovato sempre più cibo a terra, senza dunque la necessità di spostarsi, sia perché l’uomo è intervenuto direttamente in questo processo selezionando razze sempre più robuste e pesanti, con un’attenzione particolare anche alla capacità di deposizione delle uova allo scopo di cibarsene.

Alcune razze più leggere di galline nane e galline campagnole sanno comunque di fatto volare molto meglio delle “razze pesanti”; tra queste sono ad esempio buone volatrici le galline Livornesi, le Mericanel, le Olandesi, le Phoenix, le Sebright, le Tournaisis, le Fleche nane e molte altre.

In determinati contesti la capacità di spiccare il volo delle galline rappresenta una condizione di totale libertà di movimento ed è sinonimo di benessere, ma in molti altri casi questa capacità si trasforma in un vero e proprio problema, che necessita di trovare una soluzione, come ad esempio la chiusura a 360° del pollaio con reti anti-fuga. In base alle dimensioni da recintare può non essere necessario procedere anche alla chiusura del ‘tetto’ ma in questo caso è bene anche prestare attenzione alla presenza di eventuali “trampolini di lancio” all’interno dell’area recintata, che potrebbero rendere vana anche la più alta recinzione, come ad esempio travetti, rami e muretti. 
Se non è possibile eliminare tali “trampolini”, dovrebbe essere presa in considerazione la chiusura del ‘tetto’, che inoltre può avere la funzione di proteggere il cibo dalle incursioni di altri volatili ed evitare gli attacchi da predatori del cielo.
Un’altra possibile soluzione è la cimatura delle ali, ovvero la “spuntatura” delle penne remiganti, che renderebbe impossibile lo spiccare del volo.
La cimatura delle ali in generale è un metodo efficace e non stressante per evitare di far volare le galline ma sicuramente ha una controindicazione importante, ovvero l’incapacità per l’animale di spiccare il volo anche laddove fosse necessario, ad esempio per sfuggire ad un predatore.
Le penne remiganti sono la parte più importante del piumaggio dell’ala proprio perché sono indispensabili per volare e rispetto alle altre penne sono più lunghe, più rigide, più strette e hanno il profilo ben definito, per fornire la spinta necessaria al volo ed effettuare manovre.
Le penne remiganti sono anche estremamente utili alla chioccia per la cova, e anche di questo c’è da tenerne di conto, infatti la gallina con le penne accorciate farà più fatica a coprire tutte le uova e a scaldarle uniformemente.
Il taglio delle remiganti deve essere eseguito su una sola delle due ali perché lo scopo è quello di sbilanciarne il volo e deve essere eseguito prestando attenzione a non recidere le penne troppo vicino all’attaccatura, altrimenti si correrebbe il rischio di rendere difficile la muta successiva al taglio. E’ necessario anche prestare attenzione a non tagliare le remiganti nella fase di ricrescita dopo la muta, perché durante questa fase le penne sono molto irrorate e il taglio potrebbe provocare forti emorragie.

 

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