Articolo scritto il 18 Maggio 2022 da Animalissimo Staff
La Gallina Bionda Piemontese
L’Italia è famosa per essere la terra d’origine di numerose razze autoctone, e in tutte le sue regioni troviamo bellissime razze avicole ornamentali.
Il Piemonte è la terra d’origine della gallina Bionda Piemontese che si diffonde su un territorio ampio, che attraversa le zone rurali di Asti, Cuneo e Torino.
Essendo questa un’area molto vasta si formarono nel tempo ecotipi differenti tra loro, e per questo vennero riconosciute varietà differenti di galline: la Bionda di Cuneo, la Bionda delle Crivelle e la Bionda di Villanova.
Un tempo questa razza, con le sue varianti locali, rappresentava tra il 70% e l’80% del pollame localmente diffuso nella zona d’origine, segno di quanto fosse apprezzata e stimata.
Le Bionde Piemontesi, tipici polli da cascina, venivano tramandati di madre in figlia come nella migliore tradizione contadina. Secondo alcune testimonianze di vecchi allevatori, le madri davano alle figlie che si sposavano un nucleo di animali con cui poter creare il proprio nuovo pollaio. Non solo; pare che in qualche caso, pur di non dare la propria linea di sangue ad estranei, le massaie forassero il guscio dell’uovo dove si trova la camera d’aria, in modo da rendere le uova adatte ad essere consumate ma non da incubare.
Questi animali, allevati all’aperto in quello che oggi verrebbe definito un allevamento di tipo estensivo, risultavano rustici e produttivi. In particolar modo la razza e le sue varianti locali erano stimate per la discreta deposizione di uova anche durante i mesi invernali.
La Bionda di Villanova è il classico pollo di tipologia mediterranea, con portamento altero, coda rilevata, pelle e tarsi gialli. Gli orecchioni sono bianchi e ovali, la cresta e i bargigli nei maschi sono estremamente sviluppati mentre nelle femmine in deposizione la cresta tende a ripiegarsi di lato.
La livrea è fulva a coda nera e fulva a coda blu. Il piumaggio è ben aderente al corpo, e questo può dare agli animali un aspetto snello, soprattutto al gallo. Le femmine depongono dalle 180 alle 200 uova l’anno, dal peso di 55-60 gr ognuna; il colore del guscio è variabile dal bianco crema al rosato.
Il peso dell’animale varia tra i 2,3 e 2,8 kg per i maschi e i 2-2,3 kg per le femmine. La coda è portata aperta e piuttosto rilevata.
Negli anni ’30, nella zona di Cuneo, venne selezionata una variante più massiccia e pesante della Bionda, caratterizzata da orecchioni rossastri o fortemente venati di rosso e dalla cresta più eretta nella galline.
Stando alle testimonianze, tali animali deriverebbero dall’incrocio e successivo meticciamento del pollame locale con la razza americana New Hampshire, utilizzata ampiamente nella prima metà del secolo scorso assieme ad altre razze straniere per cercare di aumentare le doti produttive dei polli italiani.
La Bionda Piemontese, con tutte le sue varietà, nasce come razza da reddito a duplice attitudine. Era stimata localmente per la produzione di uova, buona anche durante i mesi invernali, e per lo scarso istinto alla cova e farsi chioccia, che permetteva di avere quindi migliori statistiche di fetazione.
Sono animali rustici, robusti, perfetti per un allevamento di tipo biologico o estensivo, perfettamente adattati comunque ai climi del Nord Italia. L’allevamento tradizionale in cascina prevedeva di lasciare gli animali al pascolo, e anche oggi questa razza andrebbe allevata nello stesso modo.