Articolo scritto il 3 Gennaio 2022 da Animalissimo Staff

La Cresta dei Galli e delle Galline

La cresta dei galli e delle galline, che può variare da razza a razza, è vista da noi umani come un immancabile particolare dei nostri amati avicoli. Non potremmo infatti immaginarceli senza!

In realtà per galli e per le galline non è affatto così: la cresta ha un’importanza fondamentale nella loro vita, quasi al pari di altri organi e sensi come vista e udito.

I primi esempi di “cresta” furono ritrovati sui resti dell’Edmontosauro, uno degli ultimi dinosauri sulla Terra, il quale infatti non era munito di una cresta ossea come altri suoi predecessori, ma bensì di una piccola cresta di tessuto molle e squamoso.
Che sia grande, piccola, arrotondata, dritta, piegata, appuntita o frastagliata, tutti i galli e le galline dispongono della cresta e le loro differenze sono dovute soprattutto dalla diversa razza di appartenenza.

Ecco di seguito alcune tra le principali e più diffuse creste:

·        La cresta semplice
è la tipologia più diffusa, è moderatamente morbida e sottile ed è saldamente attaccata al becco; percorre la parte superiore del cranio e termina oltre di esso. La cresta semplice potrà avere cinque o sei punte ben pronunciate, più alte e prominenti nella sezione centrale.
Questa cresta sarà molto più grande, alta e spessa nei galli, mentre nelle galline ovaiole può presentarsi piegata su un lato dopo la prima deposizione.
Le razze che hanno la cresta semplice sono Livorno, Rhode Island, Minorca, Valdarno;

·        La cresta a coppa
è a forma di “cesta” con bordo dentellato, e si trova posizionata esattamente sopra il centro del cranio. Razze con cresta a coppa sono la Gallina siciliana, Sicilian Buttercup, Augsburer;

·        La cresta a farfalla
è detta anche “cresta a foglia di quercia”, proprio perché ricorda la conformazione della piccola foglia di quest’albero, composta com’è da due lamine divaricate dal bordo dentellato. Assieme alla cresta “a coppa” e a quella “a cornetti”, rappresenta una delle possibili variazioni del locus genetico D;

·        La cresta a cornetti
(a forma di “V”) è formata da due punte di corno ben definite e spesse, che si estendono a sinistra e a destra, e che possono essere parallele oppure convergenti a formare appunto una “V”.
Come la cresta “a coppa” e quella “a farfalla”, anche la cresta a cornetti è una delle varianti del locus D;

·        La cresta a cuscinetto
è piccola e compatta, ed è a tutti gli effetti solo una selezione particolarmente regolare della cresta “a noce”. Morbida da toccare, senza punte o dentellature, non si estende oltre la metà del cranio.

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