Articolo scritto il 5 Agosto 2021 da Animalissimo Staff

Incubazione e Schiusa delle Uova

Il processo della schiusa delle uova è uno degli aspetti più affascinanti dell’allevamento avicolo.

L’utilizzo dell’incubatrice, in origine, non era previsto ma, in realtà, per gli allevatori amatoriali, si tratta della soluzione più pratica da adottare.

Considerando che ciò che fa una chioccia può sembrare apparentemente semplice, è in realtà un atto di equilibrismo quello che viene messo in pratica per porre le uova nell’ambiente innaturale dell’incubatrice: calore, umidità, rotazione delle uova e temperatura, sono i principali e fondamentali fattori per una buona schiusa.

La capacità delle incubatrici di mantenere costanti questi elementi dipende dalla sofisticatezza della macchina e dal modo in cui viene utilizzata.

Purtroppo parecchie cose potrebbero andare per il verso sbagliato e proprio per questo motivo andremo ora ad elencare alcuni tra i principali fattori che potrebbero causare una mancata schiusa.

  • CONSERVAZIONE E MANTENIMENTO DELLE UOVA DA COVA:

Primo ed importantissimo aspetto. Vediamo insieme quali sono i principali accorgimenti da considerare.

Il tempo

Dopo una settimana le probabilità di schiusa diminuiscono del 1,5% al giorno. L’andamento di questo decino aumenta ulteriormente dopo 14 giorni, rendendo dunque inutile il processo di incubazione.

Il luogo

Mai tenere le uova fertilizzate in frigorifero. Il disco germinativo all’interno dell’uovo, zona in cui si sviluppa l’embrione, è molto delicato e sensibile e deriva quindi da qui il rischio che questo venga ucciso dal freddo. Idealmente le uova dovrebbero essere mantenute ad una temperatura di 12°C e distanti dalla luce solare diretta.

Alcuni allevatori raccomandano la conservazione delle uova fertili sul fianco, mentre altri in verticale, l’importante è che siano ben separate per evitare rotture accidentali.

La rotazione è raccomandata di circa 180° tutti i giorni: una regolazione regolare durante il periodo di conservazione è importante per evitare il rischio che il tuorlo di fissi in una posizione decentrata.

  • LA SPERATURA:

Altro aspetto di fondamentale importanza è quello di capire se l’uovo è effettivamente fecondato.

Una volta cominciato il processo di incubazione, potrete utilizzare la tecnica della speratura per controllare lo sviluppo all’interno delle uova da cova. Questa tecnica prevede l’illuminazione controluce dell’uovo con una lampada, per vedere da vicino cosa c’è all’interno.

Dopo che sono rimaste all’interno dell’incubatrice per circa 10 giorni, dovrebbe essere possibile vedere un’ombra che assomiglia ad un ragno al centro: la massa scura centrale è l’embrione, mentre le “zampe del ragno” sono i vasi sanguigni che si stanno sviluppando.

Se dopo 12 giorni di incubazione non si vede nulla, significa che l’embrione non si è sviluppato. Queste uova vengono chiamate “bianche”.

Potrebbe anche succedere che in seguito ad uno sviluppo regolare si registri un blocco della crescita, dovuto ad uno scarso controllo della temperatura, un livello di umidità scorretto, o malattia/contaminazione.

Qualsiasi uovo difettoso dovrebbe essere rimosso appena scoperto, per evitare la formazione di batteri nocivi in grado di diffondersi nel resto del gruppo incubato.

  • AIUTO NELLA SCHIUSA:

La possibilità di aiutare o meno il pulcino ad uscire dal guscio resta sempre un dilemma per gli allevatori.

Succede purtroppo che a volte uno dei pulcini sia incapace di uscire dal guscio. I neo-nati potrebbero fare un buchino iniziale ma senza andare oltre, oppure potrebbero riuscire a liberarsi a fatica della maggior parte del guscio per poi esaurire tutte le energie necessarie per uscire del tutto.

Esistono a tal proposito due punti di vista differenti: da una parte c’è la convinzione che se il pulcino non riesce ad uscire dal guscio non sarà nemmeno in grado di affrontare in maniera adeguata la vita che gli aspetta. Permettere la sopravvivenza genericamente indebolisce ed danneggia la razza avicola. Dall’altra ci sono coloro che credono che la vita debba essere preservata ad ogni costo. In realtà non si tratta soltanto di compassione verso il piccolo pulcino ma bisogna considerare che quest’ultimo che fatica a nascere potrebbe essere malato o deformato.

Possiamo concludere dunque dicendo che per la maggior parte degli allevatori è una questione emotiva molto difficile da affrontare, che mette testa e cuore in conflitto!

  

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