Articolo scritto il 23 Giugno 2022 da Animalissimo Staff

Il Criceto di Roborovsky

Il criceto di Roborovsky, soprannominato anche criceto del deserto, è un piccolo roditore che proviene dalla Cina del Nord.
Il suo habitat naturale è rappresentato dai deserti sabbiosi e aree semiaride di quelle zone in cui scava tane sotterranee ed immagazzina cibo.
Tra i criceti tenuti come animali da compagnia è il più piccolo, misurando appena circa 5 cm e pesando dai 14 ai 20gr. Proprio per le dimensioni ridotte è molto difficile da maneggiare, ma per l’aspetto simpatico e il temperamento vivace rappresenta un’ottima scelta per chi vuole limitarsi ad osservarlo nella sua gabbia. Ha un corpo tozzo, con un folto mantello di colore marrone dorato sul dorso, mentre il sottopelo è scuro; la metà inferiore del corpo è bianca. Gli occhi sono neri e rotondi, sormontati da due piccole macchie bianche. Come gli altri criceti, è dotato di due ampie tasche guanciali che gli permettono di trasportare il cibo trovato, per poterlo immagazzinare nella tana. Possiede denti incisivi a crescita continua, tipici dei roditori, che vengono mantenuti di lunghezza costante con il consumo.
La vita media è di 3-3,5 anni, ma può raggiungere anche un’età più avanzata.

I criceti di questa specie vivono meglio se tenuti in coppia a patto che gli animaletti siano messi insieme quando sono ancora piccoli. Infatti, se un criceto adulto fosse abituato a vivere da solo attaccherebbe senz’altro un altro soggetto introdotto nella sua gabbia successivamente. Se si tengono insieme un maschio e una femmina occorre considerare la necessità di trovare una sistemazione ai piccoli nati, che dovranno necessariamente essere separati dalla famiglia a un mese di età. Può accadere che la coppia inizi a litigare e ad azzuffarsi, e in tal caso i due soggetti vanno separati subito e tenuti permanentemente divisi. Una volta che un criceto si è abituato a vivere da solo non può più essere messo insieme ad un altro soggetto, perché verrebbe subito assalito.
Questi piccoli roditori non devono essere tenuti nelle normali gabbie da criceti, in quanto possono passare per spazi piccolissimi e scappare; vanno tenuti invece in contenitori dalle pareti lisce, di plastica o plexiglas. La gabbia deve essere sicura, a prova di fuga, robusta e facile da pulire. Sul fondo della gabbia deve essere posto un materiale assorbente e non tossico come ad esempio fieno morbido, pellet di segatura, pellet di carta riciclata, trucioli di legno, carta a pezzi.
La gabbia va posta in una zona tranquilla e silenziosa, lontana da correnti d’aria. Non deve essere collocata davanti ad una finestra, perché il calore del sole può surriscaldare la gabbia e uccidere il criceto. D’inverno non deve essere troppo vicina al termosifone, perché il caldo eccessivo danneggerebbe il roditore.
All’interno della gabbia è indispensabile la presenza della ruota, che permette al criceto di fare attività, e che viene utilizzata per diverse ore al giorno. La ruota deve avere il pavimento pieno, in modo che le zampine non restino incastrate tra le sbarre, fratturandosi.
Un altro accessorio indispensabile è rappresentato da una casetta o una scatolina che permetta al criceto di costruirsi una tana.
Alle pareti della gabbia si deve appendere un beverino a goccia, perché il criceto abbia sempre a disposizione acqua fresca e pulita. L’acqua va rinnovata tutti i giorni, e non quando il beverino resta vuoto. Nel caso siano presenti dei piccoli si deve fare attenzione che riescano a raggiungere il beccuccio e bere senza difficoltà. Le vaschette non sono consigliabili per offrire l’acqua, perché si sporcano subito.
All’interno della gabbia, se è abbastanza spaziosa, si possono collocare tubi, scatoline, oggetti su cui arrampicarsi, rametti da rosicchiare, per arricchire l’ambiente e permettere al criceto di fare attività, tenendolo occupato. Qualunque oggetto si lasci dentro la gabbia deve essere sicuro per i criceti, vale a dire che se rosicchiato e ingerito non deve causare problemi. La gabbia e tutti gli accessori devono essere puliti con cura almeno una volta alla settimana, utilizzando prima acqua calda e sapone, e quindi un disinfettante da risciacquare con cura. Quando la gabbia è asciutta si ricopre il fondo con della lettiera nuova, si colloca all’interno del materiale per il nido e si fornisce una piccola scorta di cibo fresco.

I criceti sono onnivori: in natura si nutrono di alimenti di tutti i tipi, sia vegetali che animali piante, semi, tuberi, insetti, frutta, anche se sono principalmente granivori, hanno cioè una preferenza verso i semi. Gli alimenti confezionati devono contenere il 16-20% di proteine e il 4-5% di grassi, e comprendere anche una quota di proteine animali. La dieta ideale è rappresentata da specifico mangime in pellet, oppure da pellet per topi e ratti, che però non è facile da reperire. In alternativa si possono offrire miscele di cereali non zuccherati come ad esempio muesli o cereali integrali per la prima colazione senza zucchero, vegetali, sia freschi che cotti e una piccola parte di frutta. L’alimentazione va integrata con una piccola quantità di proteine animali: uovo sodo, carne magra cotta, tonno senz’olio, formaggio fresco, yogurt, una crocchetta per cani. Altri tipi di alimenti che si possono somministrare sono: pasta cotta, pane o fette biscottate integrali, fiocchi d’avena.
I criceti amano fare piccoli pasti frequenti nel corso della giornata; quindi, devono avere sempre cibo a disposizione, ma si deve somministrare ogni giorno solo la quantità di alimento che verrà consumata in giornata, per evitare che l’animale scelga solo i bocconi più graditi trascurando il resto. I criceti amano accumulare scorte di alimento, pertanto ogni mattina si deve eliminare il cibo fresco che non è stato consumato, prima che vada a male. L’acqua è indispensabile, e va fornita con un beverino a goccia.

I criceti di Roborovsky possono raggiungere la maturità sessuale ad appena 5 settimane di età, ma in media questa è più tardiva, a circa 4 mesi e mezzo. La gravidanza dura circa 20-22 giorni, con 3-6 piccoli per parto in media, anche se il numero può variare da uno a nove. I piccoli sono allevati insieme dal padre e dalla madre. Entro pochi giorni dal parto la femmina può tornare in calore, e avere fino a quattro gravidanze durante la stagione riproduttiva, che va da aprile a settembre. I piccoli alla nascita pesano circa un grammo; aprono occhi e orecchie a due settimane e a diciannove giorni sono già svezzati e pronti a lasciare la madre. All’età di 1-1,5 anni la femmina diventa sterile.
I piccoli alla nascita sono completamente inetti, nudi e con gli occhi chiusi, ma presentano già gli incisivi. Lo svezzamento avviene a 20 giorni, anche se i piccoli iniziano ad assumere cibo solido prima. È opportuno lasciare a disposizione del cibo sul pavimento della gabbia, in modo che sia facilmente accessibile, ad esempio del pellet inumidito; anche l’acqua deve essere facilmente raggiungibile dai piccoli. I piccoli orfani non hanno possibilità di sopravvivere; non ha successo il tentativo di affidarli a una balia, né quello di allattarli artificialmente.

 

 

CATEGORIA ANNUNCIO: