Articolo scritto il 5 Maggio 2022 da Animalissimo Staff

HenPower: L’Innovativo Progetto Pet-Therapy

HenPower è un innovativo progetto di pet therapy che prevede l’utilizzo da parte dei pazienti in difficoltà di galline ornamentali, anziché di animali tradizionali come cani, gatti o cavalli.
Il progetto è nato nel nord-est dell’Inghilterra nel 2011 da Equals Arts, un’associazione di beneficenza che supporta l’invecchiamento creativo e sostiene le persone anziane del Regno Unito.
Tutto ebbe origine da sei galline e un pollaio vecchio ed usato ma l’iniziativa ebbe così tanto successo che ad oggi è diffuso in oltre quaranta strutture come scuole, case di cura e ospedali psichiatrici in Inghilterra e Galles.

L’obiettivo principale di HenPower è aiutare le persone più vulnerabili a ritrovare uno scopo nella vita, offrendo loro cure incentrate sulla relazione: le galline offrono numerosi stimoli e i volontari di Equal Arts hanno notato che con la loro introduzione è aumentato l’uso degli spazi esterni. I pazienti delle strutture di accoglienza vogliono infatti uscire all’aria aperta per guardare i buffi atteggiamenti dei pennuti e interagire con loro.

La convivenza con un animale domestico offre spesso alle persone anziane una seconda giovinezza, contrasta la solitudine ed ha effetti positivi sulla loro salute.
Anche la scienza ha ormai iniziato a comprenderne l’immenso valore terapeutico scoprendo, ad esempio, che la vicinanza di un animale aiuta a combattere solitudine e la depressione, riducendo il rischio di attacchi cardiaci e dimezzando la possibilità dell’insorgere di allergie.
Uno studio condotto dalla Northumbria University ha confermato gli effetti positivi del progetto HenPower, documentando come abbia migliorato la salute e il benessere degli anziani e ridotto la depressione e la necessità di assumere farmaci antipsicotici.

Nonostante la cultura popolare voglia le galline sciocche e svampite, i polli sono animali intelligenti, con capacità logiche capaci di competere con quelle di alcuni primati, e perfino empatici.

Questo progetto si è via via diffuso anche nel nostro territorio, dove grazie all’associazione Vidas di Milano, nel 2014 si sono avviati i primi tentativi di approccio tra le galline e i pazienti in difficoltà. Il loro obiettivo è quello di coinvolgere i pazienti più anziani a trasmettere insegnamenti e a raccontare aneddoti di storie di vita con le galline.

Oltre a questo, il progetto si basa sui principi base della pet therapy, che consiste nel trarre benefici dal contatto con un animale per aiutare persone con particolari disturbi psichici e fisici.
La pet therapy contribuisce quindi, assieme a terapie mediche tradizionali, a migliorare lo stato di salute di chi si trova in particolari condizioni di disagio, derivanti da disfunzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive.
Oltre che per i bambini e agli anziani semplicemente “soli”, la pet therapy è indicata per persone con disabilità, ritardi mentali e anche per pazienti psichiatrici.

In America, in molti Stati, i regolamenti urbanistici non prevedono sia possibile gestire un pollaio domestico, ma già dal 2014 si sono succeduti vari episodi di riconoscimento della possibilità di tenere galline in giardino con scopo terapeutico per i piccoli di casa.
Il primo caso in Florida, dove una famiglia ha ottenuto l’autorizzazione legale ad accudire galline in una cittadina dove sono vietati per ragioni di quiete pubblica, proprio perché medici e psicoterapeuti hanno confermato i miglioramenti su un bambino autistico.

Nell’agosto 2014 a Brownsburg, nell’Indiana, ad altre 5 galline è stata riconosciuto il ruolo nel contribuire ad accrescere la qualità della vita di un bimbo autistico. Il piccolo infatti ama trascorrere gran parte del suo tempo in compagnia delle galline accudendole, provvedendo alla pulizia del pollaio, dedicandosi alla loro alimentazione con mangimi e altro cibo e pare che questo rapporto tra il bambino e le galline lo abbia aiutato a superare un forte senso di ansia, che gli rendeva la vita difficile da affrontare e complicata.

Altro caso simile a Perry, nell’Illinois, dove una giovane coppia di neo genitori ha dovuto lottare per poter mantenere la pet therapy con le loro 8 galline dimostrando che la terapia produceva miglioramenti delle funzioni sociali, emotive, e cognitive dei figli autistici.

Pensando al passato, già nel 1800 le galline erano impiegate negli istituti psichiatrici per calmare i pazienti.
La decisione di utilizzare le galline nella pet therapy, solitamente galline ornamentali, come la Padovana, la Moroseta o l’Olandese ciuffata, che sono di indole abbastanza mite, è infatti dovuta anche alle positive esperienze di Stati Uniti e Regno Unito, dove già da anni, presso le strutture sanitarie, sono utilizzati con i pazienti anche animali “meno convenzionali”.

 

CATEGORIA ANNUNCIO: