Articolo scritto il 1 Agosto 2022 da Animalissimo Staff
Dalla Famiglia dei Lama: Gli Alpaca
L’alpaca è un camelide originario del Sud America, appartenente alla famiglia del lama.
Sin dall’antichità, circa 4000 anni fa, questi esemplari venivano allevati dagli Inca come animali domestici per la loro lana, il pellame e la carne.
Queste tribù li soprannominavano “l’oro delle Ande” e la loro pregiatissima fibra veniva definita “la lana degli dèi”.
All’epoca, solamente l’imperatore, la sua famiglia e i membri più importanti della corte potevano indossare capi realizzati in fibra di alpaca.
Gli Inca conducevano scambi commerciali e baratti usando manufatti in alpaca e la ricchezza di una persona veniva giudicata in base a quanti alpaca si possedevano. Con la conquista spagnola avvenuta nel XVI secolo, in Peru, 10 milioni di abitanti indigeni vennero sterminati e gli alpaca rischiarono l’estinzione.
Fu così che per salvarli, i peruviani trasferirono i capi ad altitudini estremamente più elevate, dove le pecore non potevano vivere, abituando così gli alpaca al clima delle Ande Peruviane, sopportando temperature rigide di notte e calde di giorno, con un tasso di ossigeno ridotto.
A seguito della distruzione dell’Impero Inca, le antiche tradizioni di allevamento degli alpaca vennero perdute, con conseguente difficoltà ad ottenere una fibra di buona qualità.
Solo recentemente, nella seconda metà del 1900, ci fu una riscoperta di questa fibra e i governi di Peru, Cile Bolivia imposero l’alpaca come lana di lusso acconsentendo ad abbassare le restrizioni relative all’esportazione di alpaca nel mondo.
Vennero esportati alpaca in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada e gli allevatori di queste nazioni iniziarono ad investire su questi animali e sulla produzione di una fibra di alta qualità.
In Peru negli ultimi decenni è nata un’industria tessile fiorente che cerca di soddisfare la crescente domanda mondiale di fibra e prodotti in alpaca.
L’alpaca generalmente non supera i 90 cm di altezza al garrese e i 75 kg di peso.
Il loro aspetto ricorda una pecora, anche se rispetto ad essa hanno dimensioni maggiori con collo e zampe molto lunghe.
Gli esemplari di questa specie sono ruminanti e come tutti i camelidi possiedono tre stomaci per la digestione della fibra.
In media ogni animale mangia circa un chilogrammo di vegetali al giorno e non necessita di bere molta acqua.
Esistono due razze di alpaca: la razza Huacaya e la razza Suri, rappresentando quest’ultima solo il 10% della popolazione degli alpaca nel mondo.
Le femmine danno alla luce un solo piccolo all’anno perché il loro periodo di gestazione è di circa 11 mesi e mezzo.
Oggi, l’allevamento di alpaca si sta rapidamente diffondendo in tutto il mondo, poiché sempre più persone, in numerosi paesi riconoscono il potenziale di questo affascinante animale.
L’Australia è riuscita a creare una fiorente industria degli alpaca, così come gli Stati Uniti.
I programmi di allevamento applicati in questi nuovi paesi che hanno una lunga storia di sviluppo agricolo controllato sono molto più sofisticati della maggior parte delle pratiche dei paesi di origine di questi animali.
La tenuta dei registri è meticolosa e viene scrupolosamente monitorata la genetica di tutti gli animali; le pratiche veterinarie sono fortemente coinvolte nella salute e nel benessere degli animali e la scienza è stata applicata allo sviluppo degli alpaca.
In Italia, l’alpaca si presta ad essere utilizzata come animale da passeggio o per l’alpaca-terapia, trovando impiego con bambini, malati e anziani.