Articolo scritto il 18 Agosto 2022 da Animalissimo Staff

Come Funziona la Smielatura del Miele

Il miele è composto da un insieme di sostanze naturali elaborate dalle api per fare in modo che esso si conservi nel tempo.
Nel processo di smielatura, l’apicoltore preleva il miele dai favi delle api dove si trova immagazzinato all’interno delle celle come fonte di cibo per la loro sopravvivenza.

La smielatura è un procedimento che segue vari step: per una raccolta ottimale e dei risultati efficienti è importante sapere quando effettuare la smielatura e soprattutto la giusta procedura di elaborazione della sostanza fino all’ottenimento del prodotto finito. Per la produzione destinata alla vendita e soprattutto nella vendita di miele all’ingrosso ci sono specifiche normative da rispettare e l’utilizzo di apparecchiature professionali.

Gli strumenti necessari per poter estrarre correttamente il miele sono: apiscampo, soffiatore, spazzola, strumentazione varia come tuta protettiva, levetta, affumicatore, banco disopercolatore, coltelli o forchette, smielatore e maturatore.
Lo smielatore è lo strumento che permette la vera e propria estrazione del miele e di quest’ultimo ci sono diversi modelli: elettrici o a manovella, tangenziali o radiali, grandi o piccoli.

Qui di seguito tutte le fasi della smielatura:

1)     Utilizzo del soffiatore: in questa prima fase è importante che le api si allontanino dal nido. Per fare in modo che ciò avvenga, gli apicoltori utilizzano uno strumento specifico che si chiama soffiatore. Esso emana un flusso d’aria che porta le api ad allontanarsi per un po’. È sconsigliato invece l’utilizzo di affumicatori che oltre a danneggiare la qualità del miele possono anche creare molto nervosismo tra le api;

2)     Disopercolatura: quando il miele è maturo per la raccolta, le celle sono opercolate. Ciò significa che le api chiudono le celle contenenti il miele con uno strato di cera che protegga la sostanza per conservarla al meglio. Durante questa fase quindi, l’apicoltore preleva i favi e con appositi strumenti si adopera per rimuovere lo strato di cera che copre le celle. Questa operazione è assolutamente necessaria poiché permette la fuoriuscita del miele e la sua estrazione;

3)     Centrifugazione: in questa fase, i telaini disopercolati vengono messi dentro ad uno smielatore. Si tratta di un particolare contenitore in acciaio inox che attraverso movimenti rotatori, permette la fuoriuscita del miele dai favi. Lo svuotamento delle celle è dato dalla forza centrifuga esercitata dal macchinario. Una volta che i favi sono completamente vuoti, essi potranno essere riutilizzati per la stagione successiva;

4)     Filtrazione: ora che il miele si è depositato sul fondo dello smielatore, esso viene fatto fuoriuscire attraverso l’apposito rubinetto e riposto dentro a un secchio. Nella fase della filtrazione, vengono eliminate eventuali sostanze impure ancora presenti per ottenere un prodotto ottimale;

5)     Decantazione: questa è la fase finale in cui dopo la filtrazione il miele viene lasciato a riposare per circa due settimane in appositi contenitori. Il tempo di riposo serve per fare emergere in superficie le piccole impurità ancora presenti nel miele che si uniscono a uno strato di “schiuma” o bollicine superficiali createsi dopo la fase di centrifuga. Esse saranno completamente rimosse attraverso il processo di schiumatura che permetterà l’ottenimento del miele come prodotto finito da offrire ai consumatori.

Un apicoltore esperto sa quando è il momento giusto per raccogliere il miele.
Per accorgersi di ciò egli si dedica all’osservazione dei favi: quando il miele è maturo per la raccolta, è possibile notare alcune caratteristiche. In particolare, quando i melari sono pronti e colmi di miele, essi sono opercolati, ossia sigillati con uno strato di cera.
Questo è un chiaro segnale del fatto che il miele è maturo e pronto per l’estrazione.

La smielatura è dunque un processo che richiede delle operazioni specifiche. Sicuramente la parte che richiede più attenzione è quella legata alla scelta del momento adatto al prelievo dei melari. Per questo, valutare la curva del peso può essere essenziale: quando il peso rilevato raggiunge il livello stimato per un melario pieno, si procede con la rimozione.

Nella fase di smielatura, ovviamente, l’apicoltore non può prelevare tutta la quantità che egli desidera poiché prelevare tutto il miele a disposizione metterebbe fine alla vita delle api che non avrebbero cibo a sufficienza per sopravvivere.
L’apicoltore quindi preleva circa un terzo del miele presente e il resto lo lascia a disposizione delle api per il sostentamento della famiglia e dell’intera colonia.

 

 

 

CATEGORIA ANNUNCIO: