Articolo scritto il 1 Febbraio 2022 da Animalissimo Staff

Tacchini: Curiosità e Allevamento

Il tacchino è un animale del genere Meleagris originario dell’America Settentrionale e introdotto in Europa del XV secolo.
Appartiene alla famiglia dei gallinacei, e si presenta come un esemplare snello, dotato di zampe lunghe e di ali e coda relativamente corte.
Il becco è, invece, corto e dalla forma ad arco; negli esemplari di genere maschile è presente un’escrescenza che può assumere forma conica o flaccida a seconda dello stato dell’animale.
Le ali del tacchino sono di forma arrotondata mentre la sua coda è composta di 18 penne che assumono la caratteristica forma “a ruota” nel momento del corteggiamento. Nonostante ne sia provvisto, il tacchino passa gran parte della sua esistenza sul suolo, vagando per i boschi.

L’organizzazione del gruppo è sorprendentemente gerarchica: il branco di uccelli, infatti, è guidato da un esemplare anziano che regola e disciplina qualsiasi spostamento.
Nel caso vi sia un improvviso ostacolo sul percorso intrapreso, per esempio, sarà il capobranco a dire agli altri cosa fare e se spiccare il volo per oltrepassarlo.

La dieta di un tacchino non è complessa e si nutre di erbe, verdure, bacche, noci e piccoli insetti.

La stagione della riproduzione del tacchino inizia a febbraio: maschi e femmine si dividono e conducono esistenze separate: quando una femmina emette un segnale, i maschi accorrono verso di lei e iniziano la fase del corteggiamento.
In genere la femmina depone tra le 10 e le 20 uova, una volta all’anno.
Il nido costruito per la deposizione delle uova è abbastanza scarno ed è composto da poche piume.

Gli esemplari si distinguono per dimensioni e peso. Abbiamo 3 tipologie diverse di tacchino:

–         Leggero

–         Medio

–         Pesante

Le razze di tacchino tipicamente italiane sono più o meno sparite dal Sud Italia, mentre al Nord quelle che rimangono risultano molto predisposte alla cova.

Il tacchino può essere allevato in due modi, al chiuso e all’aperto; la prima modalità è usata da allevatori professionisti, mentre chi vuole cimentarsi in questa pratica a livello amatoriale può anche optare per l’allevamento all’aperto.

Dato che si tratta di animali con una spiccata propensione al pascolo, il tacchino non si alleverà mai singolarmente, ma in gruppo.
Per allevare tra i 15 e i 20 capi, basteranno 500 metri quadri di terreno; la scelta sulla recinzione dipende dalla presenza o meno di animali predatori nei dintorni. Non si tratta, infatti, di una misura di contenimento dell’animale, ma di protezione: i tacchini sono animali molto territoriali che non lasciano mai il proprio territorio.

Il rapporto ideale secondo cui organizzare lo spazio adibito ai tacchini è di 5 esemplari per metro quadro. Sarà poi necessario che nello spazio ci siano i così detti posatoi che dovranno occupare gran parte della superficie e offrire un buon ricovero agli animali.
Se si ha un allevamento da cova, sarà opportuno organizzare degli spazi in cui le tacchine potranno covare le proprie uova in serenità; dato che non abbandoneranno mai il nido con i pulcini bisognerà a far trovare loro tutto ciò di cui hanno bisogno nelle vicinanze dopo che le uova si saranno schiuse.

Il tempo necessario all’apertura delle uova è di massimo 28 giorni e, successivamente, i pulcini dovranno sempre restare con la madre.
Per fare in modo che ciò accada, bisogna predisporre un kit per nidiate in cui i pulcini potranno stare tutti insieme e la madre potrà allontanarsi per nutrirsi e dissetarsi senza difficoltà.

 

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