Articolo scritto il 30 Novembre 2022 da Animalissimo Staff
L’Uropigio nelle Galline: Che cos’è e a Cosa serve?
L’uropigio è una ghiandola che permette alle galline di mantenere il piumaggio impermeabile.
Di frequente ci capita di vederle pungersi con il becco le piume di tutto il corpo ed è proprio in questa azione che stanno distribuendo questa sostanza cerosa ed isolante prelevata dall’uropigio sul manto.
Grazie a questa azione, la pioggia e l’acqua in generale, scivolerà via sul piumaggio senza inzuppare l’animale, con il grande vantaggio per le galline di restare più asciutte, ed evitare quindi molte malattie da raffreddamento.
L’uropigio è situato alla base della coda, in posizione dorsale, ed è proprio da tale collocazione che prende etimologicamente nome.
Secondo la tradizione fu l’imperatore Federico II, nel suo trattato del XIII secolo sulla falconeria, a parlare per primo della funzione della ghiandola uropigea degli uccelli. Egli credeva che non solo servisse a lubrificare il piumaggio, ma che fornisse anche un veleno, il quale veniva introdotto dagli artigli di falchi e gufi nelle loro prede, in modo da portarle ad una morte più rapida.
L’uropigio è una voluminosa ghiandola tubulare a secrezione esterna, dalla consistenza dermatica e situata, come abbiamo visto, nella parte estrema della colonna vertebrale di alcuni animali, e in particolare il coccige degli uccelli, che sostiene la coda.
La ghiandola dell’uropigio, quando stimolata dalla frizione del becco, elabora un secreto sebaceo che, dopo la confluenza del condotto ghiandolare di destra e di sinistra, sfocia all’esterno attraverso un unico dotto escretore terminale, il quale si apre in un rilievo della cute che prende il nome di papilla.
Le molecole che costituiscono questa sostanza si incastrano l’una all’altra, formando così un sottilissimo strato continuo, che va a ben ricoprire e isolare le penne.
L’uropigio è assente in uccelli che vivono in zone della terra molto aride e desertiche, e al contrario è invece molto sviluppato in uccelli acquatici e anatidi come ad esempio anatre e oche. In altri volatili ha dimensioni molto ridotte e spesso la funzione protettiva viene assolta dal pulviscolo che si forma quando le parti terminali delle penne si scompongono in finissime particelle di cheratina.
La sostanza secreta dall’uropigio, dunque, oltre a proteggere l’animale dall’umidità, assolve anche ad altri compiti, come quello di fungere da antibatterico e antimicotico, e di preservare la salubrità e la flessibilità delle penne.
Anche il classico odore delle nostre galline sembra essere dovuto proprio a tale sostanza e pare possa assumere un ruolo importante anche nella comunicazione olfattiva tra gli animali di un gruppo.