Articolo scritto il 20 Maggio 2022 da Animalissimo Staff

Come Somministrare i Medicinali alle Galline

Sapere quale è il modo più giusto per somministrare i medicinali alle galline è fondamentale per il successo della terapia, in quanto solo così il medicinale non andrà sprecato e nell’animale si otterrà il massimo effetto curativo.

Le terapie ai nostri animali si dividono in due gruppi: le terapie somministrate per via enterale e per via parenterale:

1)     La via di somministrazione enterale prevede che il farmaco passi attraverso il tubo digerente e dunque “per bocca”.
È la via di somministrazione più comunemente utilizzata per fornire compresse, capsule, gocce o sciroppi.
Gli uccelli hanno lingue molto diverse da una specie all’altra, ma quasi sempre si tratta di strutture poco prensili e poco elastiche. La presenza di muco o saliva all’interno della cavità orale è sempre minima o assente. Il passaggio meccanico della compressa risulta quindi, per questi motivi, piuttosto agevole e poco ostacolato da impedimenti meccanici.
L’apertura delle vie respiratorie si trova in quasi tutte le specie alla base della lingua e risulta facilmente osservabile tramite la semplice apertura del becco. La laringe si presenta come una piccola fessura sviluppata in senso verticale, che si apre e si chiude in maniera sincrona ad ogni atto respiratorio. È intuitivo, ma ugualmente importante ricordare, che “la terapia” non deve mai entrare in trachea tramite la laringe, per evitare polmoniti da aspirazione o soffocamenti.
Il rischio di inalazione del prodotto è maggiormente presente con le formulazioni liquide, che devono essere somministrare tramite sondaggio del gozzo oppure somministrate lentamente nel becco, permettendo all’animale di deglutire completamente il prodotto tra una somministrazione e la successiva.
Le compresse e le capsule non rappresentano quasi mai un reale rischio per le vie respiratorie, ma è sempre buona norma, quando vengano inseriti in bocca, accompagnarle in profondità con il dito, portandole a lato della gola e oltrepassando la laringe. Quando parliamo di compresse e capsule la somministrazione dovrà avvenire inserendo il prodotto più in profondità possibile, per evitare l’immediato rigurgito o sputo della stessa;

2)     La via di somministrazione parenterale prevede che il prodotto raggiunga il circolo sistemico senza passare per stomaco e intestino. Ci si riferisce dunque alle iniezioni sottocutanee o intramuscolari.
Per eseguire un trattamento iniettivo in maniera sicura è importante utilizzare prodotti monouso, di piccolo calibro, in zone corporali dove il rischio di fare danni sia molto ridotto.
La zona più utilizzata per le iniezioni sottocutanee ed intramuscolari è il petto. In questo spazio gli uccelli sono forniti della muscolatura pettorale, sviluppata in più strati e adagiata sullo sterno osseo. Le ossa dello sterno risultano una naturale protezione verso il rischio di entrare in cavità celomatica con l’ago e quindi impediscono di commettere errori potenzialmente letali per l’animale.
A livello pettorale le iniezioni vanno solitamente eseguite tra il terzo superiore ed il terzo medio in una ipotetica suddivisione della parte, non centralmente per la presenza di una cresta ossea.
Oltre che sul petto, le iniezioni possono essere eseguite, qualora la taglia dell’animale lo consenta, anche sulle cosce, sempre sulla superficie esterna e mai in quella interna.
Da evitare invece le iniezioni su schiena e collo.
La durata del trattamento deve essere sempre quella prescritta dal medico veterinario. Interrompere la terapia appena l’animale sta meglio è un atteggiamento incosciente perché pregiudica l’efficacia della medicina e, nel caso di antibiotici, predispone alla formazione di germi antibiotico-resistenti, pericolosi anche per l’allevatore oltre che per l’animale.

 

 

 

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