Articolo scritto il 10 Gennaio 2022 da Animalissimo Staff

Che cosa intendiamo per Orto Singergico?

Per poter consumare ortaggi biologici, è opportuno conoscere il metodo migliore per coltivarli.
La tecnica dell’Orto Sinergico è stata scoperta ed attuata per la prima volta dal giapponese Masanobu Fukuoka che cercò di conciliare le varie necessità dell’uomo con la natura.

Un orto sinergico, infatti, non impiega l’uso di concimi chimici ed evita l’utilizzo di prodotti antiparassitari. Un’altra cosa importante da evidenziare è il fatto che una volta preparate le aiuole, non si lavorerà più il terreno, diminuendo enormemente il lavoro quotidiano.
Per realizzare le aiuole bisogna lavorare bene il terreno sino ad una profondità di circa 30 centimetri, e tenerle distanti tra loro 40-50 cm, in modo da passare facilmente per seminare, trapiantare, irrigare ed infine raccogliere.
Tra un’aiuola e l’altra va predisposto uno strato di materiale naturale, come segatura o trucioli di legno non trattati, in modo che non crescano piante infestanti.
Sul suolo lavorato si disporranno foglie, ramaglie e letame formando uno spessore di 20-25 cm che si andrà poi a mescolare con la terra.
Vi si aggiungerà poi altra terra sino a portare le aiuole ad una altezza di 30-35 cm rispetto al piano di campagna e si formeranno così aiuole rialzate, chiamate più comunemente bancali che rappresenteranno il substrato di coltivazione degli ortaggi.

Non si effettueranno più concimazioni primaverili o vangature per circa quattro anni, poi le aiuole andranno rifatte completamente.
La pacciamatura, altra pratica fondamentale per questo tipo di orto, si realizza stendendo della paglia sulle aiuole. Ha molti effetti positivi tra cui: impedire l’erosione delle aiuole a causa della pioggia, impedire la crescita di erbe infestanti e conservare la fertilità del terreno evitando che diventi compatto, mantenendolo sempre soffice, aerato ed impermeabile.

Per quanto riguarda semine e trapianti, anche in questo tipo di orto bisogna seguire un preciso calendario, in modo da riuscire ad ottenere raccolti in ogni stagione dell’anno.
Per seminare o trapiantare, basterà spostare con le mani la paglia dall’aiuola; a fine lavoro, la si riaccosterà alla piantina, facendo attenzione a non coprirla del tutto.
Bisogna inoltre tenere in considerazione il diverso sviluppo delle piante: pomodori, melanzane e peperoni andranno disposti nella parte centrale delle aiuole mentre cicoria e lattuga andranno all’esterno.

Altra cosa da considerare è la consociazione ovvero in ogni aiuola, dovranno essere presenti, per quanto possibile: fagioli, piselli, fave o altri legumi perché sono piante in grado di fissare l’azoto presente nell’aria sul terreno.
Il principale lavoro da eseguire una volta composto l’orto sarà l’irrigazione. I sistemi più utilizzati sono: il sistema a pioggia, quello a goccia o utilizzando manichette forate.

 Per poter consumare ortaggi biologici, è opportuno conoscere il metodo migliore per coltivarli.
La tecnica dell’Orto Sinergico è stata scoperta ed attuata per la prima volta dal giapponese Masanobu Fukuoka che cercò di conciliare le varie necessità dell’uomo con la natura.

Un orto sinergico, infatti, non impiega l’uso di concimi chimici ed evita l’utilizzo di prodotti antiparassitari. Un’altra cosa importante da evidenziare è il fatto che una volta preparate le aiuole, non si lavorerà più il terreno, diminuendo enormemente il lavoro quotidiano.
Per realizzare le aiuole bisogna lavorare bene il terreno sino ad una profondità di circa 30 centimetri, e tenerle distanti tra loro 40-50 cm, in modo da passare facilmente per seminare, trapiantare, irrigare ed infine raccogliere.
Tra un’aiuola e l’altra va predisposto uno strato di materiale naturale, come segatura o trucioli di legno non trattati, in modo che non crescano piante infestanti.
Sul suolo lavorato si disporranno foglie, ramaglie e letame formando uno spessore di 20-25 cm che si andrà poi a mescolare con la terra.
Vi si aggiungerà poi altra terra sino a portare le aiuole ad una altezza di 30-35 cm rispetto al piano di campagna e si formeranno così aiuole rialzate, chiamate più comunemente bancali che rappresenteranno il substrato di coltivazione degli ortaggi.

Non si effettueranno più concimazioni primaverili o vangature per circa quattro anni, poi le aiuole andranno rifatte completamente.
La pacciamatura, altra pratica fondamentale per questo tipo di orto, si realizza stendendo della paglia sulle aiuole. Ha molti effetti positivi tra cui: impedire l’erosione delle aiuole a causa della pioggia, impedire la crescita di erbe infestanti e conservare la fertilità del terreno evitando che diventi compatto, mantenendolo sempre soffice, aerato ed impermeabile.

Per quanto riguarda semine e trapianti, anche in questo tipo di orto bisogna seguire un preciso calendario, in modo da riuscire ad ottenere raccolti in ogni stagione dell’anno.
Per seminare o trapiantare, basterà spostare con le mani la paglia dall’aiuola; a fine lavoro, la si riaccosterà alla piantina, facendo attenzione a non coprirla del tutto.
Bisogna inoltre tenere in considerazione il diverso sviluppo delle piante: pomodori, melanzane e peperoni andranno disposti nella parte centrale delle aiuole mentre cicoria e lattuga andranno all’esterno.

Altra cosa da considerare è la consociazione ovvero in ogni aiuola, dovranno essere presenti, per quanto possibile: fagioli, piselli, fave o altri legumi perché sono piante in grado di fissare l’azoto presente nell’aria sul terreno.
Il principale lavoro da eseguire una volta composto l’orto sarà l’irrigazione. I sistemi più utilizzati sono: il sistema a pioggia, quello a goccia o utilizzando manichette forate.

 

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