Articolo scritto il 4 Novembre 2021 da Animalissimo Staff

Il Coniglio Nano

Il coniglio nano è il terzo animale domestico più presente nelle nostre case dopo cane e gatto. La sua socievolezza e la grande simpatia lo rendono un perfetto animale da compagnia!
Il coniglio nano appartiene all’ordine dei Logomorfi. La durata della sua vita è attorno ai 4-7 anni. La sua forma è raccolta e arrotondata e il pelo presenta varie colorazioni e lunghezze a seconda della razza. Tra le razze più importanti troviamo la “testa di leone” caratterizzata da pelo lungo attorno al collo e sulla parte ventrale del corpo e “l’ariete” con le sue tipiche lunghe orecchie pendenti. Gli occhi sono vispi e tondi, normalmente rossi se la pelliccia è bianca.

Attorno ai 5 mese il coniglio nano si può ritenere sessualmente attivo e da quel momento si può accoppiare per tutto l’anno.

I coniglietti sono morbidi, soffici, docili e davvero adorabili, sono piccoli e richiedono poco spazio, non sono rumorosi e possono tranquillamente riposare in una comoda gabbietta durante la notte.
I conigli, inoltre, con un po’ di pazienza e tanta buona volontà possono essere addestrati come i gatti a sporcare e fare i bisognini in una lettiera. Sono animali molto intelligenti e capiscono velocemente ciò che devono fare e ciò che invece è vietato. I coniglietti sono estremamente docili, adorano le coccole e le carezze da parte della famiglia. Sono curiosi e appena prendono confidenza con la nuova casa, si adattano molto facilmente alle persone con cui vivono e al nuovo ambiente.
La gabbia è indispensabile quando si ha un coniglietto, nonostante il nostro amico peloso debba vivere il più possibile libero. L’uso della gabbia è consigliabile in quanto dovrà essere il suo ambiente sicuro durante le ore in cui noi siamo assenti, oppure di notte. La gabbia deve essere spaziosa e accogliente, con il fondo possibilmente in plastica, facilmente lavabile e disinfettabile.
Il beverino, in plastica con il beccuccio di acciaio è pratico e igienico. La sfera presente nel beccuccio permette l’uscita dell’acqua solo a contatto con la lingua dell’animale.
La casetta rifugio è un elemento indispensabile nella gabbia di un coniglio. L’animale la userà sia per salirci sopra, sia come rifugio e nascondiglio quando sarà necessario.
La ciotola andrà posta all’interno della gabbia del coniglietto e servirà per dare il cibo quotidianamente.
La lettiera per il fondo della gabbia, è consigliabile cambiarla da una a due volte la settimana. Ne esistono di vari tipi, in scaglie, in pellet, tutolo di mais oppure naturale in erba compressa.

Sono animali curiosi, simpatici ma anche molto timidi. Si possono tenere più femmine, due maschi è molto difficile a causa dei conflitti che si possono verificare, un maschio ed una femmina possono stare ma bisogna tenere conto dei possibili accoppiamenti. Avendo gli incisivi a crescita continua, il coniglio nano ha bisogno di mantenerli regolati rosicchiando qua e là. Attenzione quindi a cavi elettrici, mobili, piante. Se tamburella con le zampe posteriori è una sorta di segnale d’allarme di solito seguito da una fuga. Le orecchie appiattite all’indietro sono segno di paura o di una possibile aggressione mentre le leccatine sono una manifestazione d’affetto.

Per quanto riguarda l’alimentazione il coniglio nano è prevalentemente erbivoro. Esistono in commercio delle apposite confezioni di fieno a cui si può aggiungere un cucchiaio al giorno di sementi miste. In ogni caso si può completare la dieta aggiungendo ogni tanto della frutta e della verdura (mela, lattuga, pera, carota, trifoglio, ecc). L’importante è che quest’ultime non vengano somministrate in abbondanza, fredde o bagnate. Vanno evitati dolci, caramelle, biscotti che sono dannosi per l’animaletto. In commercio si trovano anche dei cubetti di sali minerali che si possono inserire nella gabbia. Una volta alla settimana è bene sciogliere nell’acqua un polivitaminico. Il coniglio nano tende facilmente ad ingrassare quindi l’unica cosa in cui si può eccedere è il fieno. Sarà possibile ogni tanto notare il nostro coniglietto mangiare le proprie feci. Questo è un meccanismo necessario per la sua sopravvivenza visto che queste sono ricche di batteri intestinali in grado di permettere la digestione della cellulosa.

 

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