Articolo scritto il 24 Giugno 2022 da Animalissimo Staff

Il Cuculo: l’uccello Migratore dall’Asia

Il cuculo, conosciuto da tutti come un esemplare solitario e introverso viene soprannominato anche “cucù” per il suo verso onomatopeico ed è un uccello migratore: ama vivere e nidificare prevalentemente in Europa, in Asia e in Africa.
In genere, esso trascorre l’inverno in Africa meridionale e orientale, ma è possibile trovarlo anche nei territori dell’Asia tropicale.
Non ha dimensioni molto grandi: è lungo circa 30 centimetri e la sua apertura alare arriva ad un massimo di 60 centimetri, con un peso che oscilla tra i 70 e i 150 grammi. Il suo particolare richiamo annuncia l’arrivo della primavera e l’inizio del lavoro degli agricoltori nei campi.

Il cuculo si sposta sempre nelle ore notturne ed è in grado di adattarsi ad ambienti differenti: infatti sta bene allo stesso modo sia all’interno di boschi, zone umide e paludose, sia che in aree aride e asciutte come steppe o isole prive di vegetazione.
La scelta della zona in cui vivere, dipende inevitabilmente dal numero di esemplari già presenti in zona: infatti, più sono numerosi questi volatili, più il cuculo avrà possibilità di trovare un nido nel quale deporre le proprie uova.
Una delle caratteristiche che contraddistingue il cuculo dagli altri uccelli è il suo piumaggio molto folto, presente in colorazioni differenti: giallo ardesia sul dorso, grigio cenere su collo e testa, bianco o grigio scuro su ventre e gola e grigio sulle ali appuntite.
Grazie a queste tonalità poco riconoscibili e poco visibili, spesso è difficile da avvistare anche per il fatto che riesce a mimetizzarsi molto bene tra le foglie degli alberi.

Si nutre principalmente di insetti e bruchi che riesce ad afferrare con estrema facilità grazie al becco robusto e ricurvo.
Caratterialmente è un uccello solitario e molto schivo, nella maggior parte dei casi estremamente prudente. Ha un carattere tutt’altro che socievole, anzi particolarmente litigioso, soprattutto durante la stagione degli amori: infatti, basta il canto di qualsiasi altro uccello per irritarlo e farlo preparare alla battaglia.

Esistono diverse specie oltre al più noto cuculo comune. Tra le più note troviamo:

·        Cuculo americano – Coccyzus americanus:

Questo volatile è conosciuto anche con il nome di becco-giallo dovuto al colore giallo acceso del suo becco. Le ali sono a punta come quelle del cuculo comune, ma rispetto a quest’ultimo è di dimensioni più ridotte. Le parti inferiori della livrea sono bianche, mentre quelle superiori più scure. Vive prevalentemente Oltreoceano, ma durante i periodi di migrazione è possibile avvistarlo anche in Europa.

·        Cuculo dal ciuffo – Clamator glandarius:

Questo volatile si trova per lo più nel Sud del continente europeo, prevalentemente in territori aridi o nelle aree steppose. Rispetto al cuculo comune ha colori più vivaci: nelle zone superiori è caratterizzato da un colore grigio scuro, mentre nelle zone inferiori e in parte delle ali è di un colore biancastro. Le ali sono più arrotondate rispetto a quelle del cuculo comune e la coda è più stretta e lunga. Inoltre, come dice il nome stesso della specie, i maschi adulti si caratterizzano per il ciuffo grigio-azzurro sulla testa.

·        Cuculo occhirossi – Coccyzus erythropthalmus:

Questo volatile deve il suo nome al caratteristico anello di colore rosso-corallo che contraddistingue il contorno dei suoi occhi. Il suo piumaggio è di colore vivace e colorato, ricco di sfumature, mentre il becco è grigio con alcune sfumature tendenti al blu. Rispetto alle altre specie, è l’unica che non presenza macchie nel piumaggio delle ali.

·        Corridore della strada – Geococcyx californianus:

Diversamente dagli altri uccelli, il roadrunner non ama volare e preferisce correre a terra, riuscendo a raggiungere anche una velocità di 20 km/h. Il piumaggio tende al colore bianco nella zona di petto e ventre, mentre sulla testa, sul dorso, sulle ali e sulla coda è di colore marrone con sfumature marroni o grigie.

 
Il richiamo del cuculo, ovvero il famoso “cucù”, è semplicemente una parte del processo di accoppiamento. In questo periodo, l’esemplare maschio va alla ricerca di un territorio abbastanza ampio da difendere dai rivali. Quando il cuculo canta significa che sta per avvenire l’accoppiamento: infatti, il canto serve per innalzare una barriera sonora nel territorio da proteggere. Il cuculo canta da mattina a notte fonda, appoggiato sul suo ramo mentre si gira continuamente per accertarsi che il suo richiamo venga percepito in tutte le direzioni.
Il territorio scelto dal cuculo non servirà per creare il nido, poiché il cuculo è un uccello che non fa il nido: servirà semplicemente come abitazione del volatile.
Mentre i maschi cantano, le femmine partono alla ricerca di nidi di altri uccelli nei quali deporre le uova: infatti, non costruendo alcun nido, il cuculo ha bisogno di utilizzare il nido di altri volatili per le sue uova. La femmina viene corteggiata da più esemplari maschi che termineranno il lavoro solo dopo la fecondazione. L’accoppiamento avviene dopo un agitato inseguimento, generalmente a terra o su un ramo.
A causa del comportamento del cuculo, sono più di 40 le specie volatili vittime dell’opportunismo di questo uccello. Infatti, non creando un proprio nido deve utilizzare quello di altri volatili distruggendo la loro casa e le loro uova. Generalmente le vittime più comuni sono pettirossi e beccafichi, anche se tutti i passeracei presenti nella zona scelta dal maschio possono ritenersi in pericolo.
Dopo 12 o 13 giorni, l’uovo del cuculo si schiude e il piccolo appena nato si libera con violenza delle altre uova presenti nel nido. In questo modo lui potrà essere l’unico ad essere accudito. Così gli uccelli proprietari del nido vengono ingannati due volte: non solo perdono le proprie uova, ma si trovano costretti a nutrire il piccolo cuculo per lunghe settimane credendo che sia un loro piccolo.

 

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