Articolo scritto il 1 Dicembre 2021 da Associazione Pugliese Avicoltori e Colombofili
Cosa offriamo
L’ A.P.A.C. (Associazione Pugliese Avicoltori e Colombofili) è una realtà associativa di respiro
regionale fondata nel 2012 che ha come scopo statutario la promozione e la divulgazione
dell’allevamento amatoriale sportivo di razze avicole e di colombi.
Nel corso di questi anni dalla sua nascita, grazie all’impegno di tutti i soci, l’APAC è riuscita ad ampliare e qualificare ulteriormente la propria base associativa.
Ad oggi è una realtà che conta oltre 80 soci distribuiti su tutto il territorio Pugliese, che allevano più di 100 razze tra le più disparate ed affascinanti del panorama avicolo e colombofilo.
Tra gli impegni ed i servizi che l’associazione offre ai propri soci, figurano anche varie convenzioni con ditte mangimistiche, di attrezzatura per l’avicoltura e veterinarie. Vengono frequentemente organizzati viaggi studio in rinomati allevamenti ed esposizioni sia italiane che estere.
Inoltre, essendo A.P.A.C. affiliata alle federazioni nazionali FIAV (Federazione Italiana Associazioni Avicole) e FIAC (Federazione Italiana Allevatori Colombi), l’iscrizione permette ai soci di ricevere al proprio indirizzo di residenza le riviste federali che le due Federazioni pubblicano durante l’anno e nelle quali si possono trovare articoli molto interessanti e formativi che riguardano l’allevamento amatoriale in generale.
Naturalmente, l’iscrizione da la possibilità ai soci di esporre i propri soggetti nelle manifestazioni ufficiali autorizzate da FIAV e FIAC su tutto il territorio nazionale e per quelle autorizzate dalle altre federazioni europee aderenti all’EE (Entente Européenne d’Aviculture), su tutto il territorio continentale.
Per quanto riguarda i social invece, APAC organizza meeting di vario genere (visita in diretta degli allevamenti dei nostri soci, conferenze con docenti e professionisti per apprendere nozioni sulle tecniche di allevamento, genetica, veterinaria e tanto altro).
Esiste anche un gruppo WhatsApp ufficiale dell’associazione, che con il tempo si è rivelato utilissimo perché fornisce ai soci un valido strumento per interagire tra loro, ricevere comunicazioni importanti in tempo reale ed inoltre, dare la possibilità di formulare quesiti o chiedere consigli in ambito avicolo e colombofilo, forti del fatto che all’interno dell’associazione ci sono validi allevatori, giudici ed esperti di razze nonché veterinari competenti pronti a fornire tutto l’aiuto possibile.
La parte colombofila dell’associazione ha sempre registrato numeri inferiori rispetto al comparto avicolo, in media con una rappresentanza del 20% di tutta la base associativa ma con una netta tendenza di crescita nell’ultimo periodo. Ciò anche dovuto a tutta una serie di azioni che l’attuale direttivo ha messo in campo con lo scopo di ampliare e ulteriormente valorizzare il settore colombofilo.
Tra le razze allevate dai nostri soci annoveriamo: nei colombi di forma il Viaggiatore italiano da esposizione, la Vecchia lince di Polonia, il Romano, il Gigante ungherese, il Mondano, il Cauchois ed il Sottobanca, tra i caruncolati il molto apprezzato ed allevato in Puglia Carrier ed il Dragone mentre tra i colombi gallina il Gazzo Ungherese, il King e il sempreverde Triganino modenese in innumerevoli disegni e colori. Tra i gozzuti quello di Pomerania è il più rappresentato così come in quelli di colore l’Allodola Bernese e la Rondine di Turingia. Tra i cravattai il Cravattato italiano ed il Cravattato rondone.
E’ inutile negare che la grande distanza geografica che ci divide dal gotha dell’allevamento italiano crea non pochi disagi, sopratutto a coloro che hanno particolarmente a cuore la selezione, per la quale a fronte di innumerevoli sacrifici, si sobbarcano chilometri e chilometri al solo scopo di vivacizzare le linee di sangue delle proprie colombaie.
Anche e sopratutto per loro che l’associazione si sta spendendo stimolando la base con incontri mirati con esperti giudici di razze ed allevatori, organizzando viaggi studio in Italia ed all’estero con la consapevolezza che solo la conoscenza delle altre realtà con il conseguente scambio culturale che ne deriva, sono il volano per un generale miglioramento degli standard di allevamento e selezione